Il miele “tarocco” o di bassa qualità che uccide anche l’apicoltura calabrese: sequestrate 356 tonnellate
Miele finto spacciato per "Made in Italy", di bassa qualità, con false indicazione della provenienza e mancanza rintracciabilità: sequestrate 356 tonnellate grazie al progetto denominata "Miele 2023"
COSENZA – Prezzi allettanti, colore perfetto ma in realtà un miele di bassissima qualità che non vale niente. In alcuni casi, invece, prezzi altissimi e spacciato per Made in Italy, mentre si tratta di miele che viene addirittura prodotto senza api come quello cinese, con l’aggiunta di sciroppo di zucchero e metodologie di produzione non conformi alle norme europee in cui l’uomo si sostituisce alle api nella realizzazione del laborioso processo di maturazione del miele. Il nettare delle api è al terzo posto tra i dieci alimenti maggiormente a rischio di frode alimentare.
Mercato italiano invaso da miele estero di bassa qualità
La produzione di miele, una delle eccellenze italiane e anche calabresi, ha già subito i contraccolpi pesantissimi dovuti al cambiamento climatico, con una drastica produzione. Negli ultimi anni le aziende devono fare anche i conti con un mercato selvaggio e sleale, che importa in Italia prodotti di scarsa qualità se non addirittura contraffatti. Le esportazioni in Europa di miele di bassa qualità sono arrivate a circa 80mila tonnellate e il miele estero sta invadendo i supermercati italiani. Una concorrenza sleale che sta fortemente penalizzando l’apicoltura italiana. Secondo la Cia il settore ha registrato nel corso degli ultimi 4 anni perdite per 80 milioni di euro, flagellata anche dal problema del climate change, che hanno determinato un crollo della produzione di oltre il 50%.
Miele calabrese: un settore che coinvolge 600 aziende
Coldiretti in un report di marzo evidenzia che nelle campagne calabresi le aziende apistiche hanno investito costantemente in questo settore, creando anche virtuosi sistemi di promozione del territorio. La Banca Dati Apistica Nazionale registra oltre 600 aziende professionali con partita Iva con circa 80.000 alveari allevati oltre agli hobbisti e la produzione è di oltre un milione di chili. A sostegno di questa importantissima filiera anche il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria che alcuni mesi fa ha approvato la graduatoria del bando, riservato a apicoltori e imprenditori apistici calabresi, che prevede il finanziamento di 152 progetti presentati per sostenere la tutela la valorizzazione e promozione dell’apicoltura calabrese per un valore di € 1.343.388,00.
“Miele 2023”: lotta alla contraffazione e al miele di bassa qualità
Diventa dunque una prerogativa la lotta alla contraffazione e al miele di bassa qualità. Grazie all’apporto sinergico interforze tra il Dipartimento del MASAF – ICQRF e la Componente Speciale della Guardia di finanza, nel mese di maggio 2023 è stata avviata l’Azione a Progetto denominata “Miele 2023“. L’iniziativa ha avuto la finalità di combattere proprio le attività illecite nella produzione, importazione e commercializzazione di miele nel territorio nazionale. In particolare, l’obiettivo del progetto è stato quello di proteggere la produzione italiana dalle potenziali interferenze commerciali determinate dal flusso di miele estero di bassa qualità.
Miele straniero spacciato per Made in Italy
Il progetto è stato concepito con l’intento di prevenire fenomeni distorsivi del mercato e frodi, come l’italianizzazione di prodotti di origine straniera, spacciati per Made in Italy. Questi prodotti di bassa qualità e di dubbia origine vengono venduti a prezzi elevati, sfruttando la rinomata qualità del miele nazionale. Attraverso uno studio del settore e un’analisi del contesto, sono stati identificati i flussi di prodotti provenienti dall’estero (Unione Europea ed extra UE) per individuare, di conseguenza, anche i soggetti da sottoporre a controllo. Mediante questa attenta analisi, nel corso dell’anno 2023 sono state eseguite verifiche e campionamenti di prodotti destinati al commercio su tutto il territorio nazionale. Inoltre, sono state condotte verifiche presso stabilimenti di produzione e intermediari commerciali con la contestuale esecuzione di campionamenti di prodotti in transito dall’estero e destinati alla vendita in territorio comunitario.
Miele finto o di bassa qualità: sequestrate 356 tonnellate
I risultati della collaborazione tra l’ICQRF e il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di finanza hanno portato a identificare violazioni di carattere amministrativo e penale connesse all’importazione di miele a basso costo proveniente da vari Paesi, in particolare dalla Cina. Complessivamente, grazie all’operazione progettuale sono state sequestrate 356 tonnellate di miele irregolare, evitando che prodotti di bassa qualità finissero sul mercato italiano per un controvalore commerciale superiore a un milione di euro.
Dal Brasile alla Cina, Dalla Romania alla Spagna
Gli esiti delle attività eseguite hanno portato a rilevare violazioni amministrative, con il sequestro di miele proveniente da Argentina, Brasile, Cina, Regno Unito, Romania, Spagna, Ucraina e Ungheria. Le principali violazioni di carattere analitico, rilevate dai Laboratori dell’ICQRF, hanno riguardato la sofisticazione del miele mediante l’aggiunta di zuccheri esogeni e l’utilizzo di trattamenti non consentiti, mentre le infrazioni relative ai requisiti di informazione al consumatore attenevano alla falsa indicazione della provenienza e alla mancanza di rintracciabilità dei prodotti lavorati e confezionati. L’azione programmata ha permesso di valorizzare l’attività di cooperazione investigativa tra la Componente Speciale della Guardia di finanza e l’ICQRF, come evidenziato nel “Report attività 2023” dell’Ispettorato pubblicato sul sito del MASAF e presentato il 9 aprile 2024 presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.