Infermieri aggrediti durante il turno in carcere, sindacati «incrementare le misure di sicurezza»
"Della solidarietà non ce ne facciamo nulla se non vengono prese le necessarie misure per contrastare questo clima di pericolo e aggressioni"
VIBO VALENTIA – Due infermieri sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere di Vibo Valentia mentre stavano svolgendo il loro servizio e grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria l’aggressore è stato bloccato, evitando il peggio. I due infermieri hanno comunque riportato lesioni. Per una professionista è stato necessario il ricordo delle cure al pronto soccorso dell’Ospedale Iazzolino.
Le organizzazioni sindacali FP CGIL (Luciano Contartese), CISL FP (Antonino D’Aloi), UIL FPL (Massimiliano Lo Gatto), NURSING UP (Giuseppe Gliozzi), FIALS (Domenico Pafumi) e NURSIND (Domenico La Bella) denunciano “con fermezza il vile atto di violenza e esprimono il diniego di ogni forma di violenza contro qualsiasi operatore sanitario. Non è tollerabile che un medico, un infermiere o altro operatore sanitario si rechi al lavoro senza avere la certezza di rientrare dai propri cari, senza essere vittima di maltrattamenti”.
“La violenza sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante. Pertanto, chiediamo di incrementare le misure di sicurezza e di potenziare le misure organizzative ritenute necessarie per arginare il fenomeno, a partire dalla carenza di personale sanitario, premettendo che nessuna motivazione può giustificare la violenza. La nostra solidarietà e vicinanza vanno a tutti i colleghi coinvolti, augurando loro una pronta ripresa. Tuttavia, dobbiamo affermare con chiarezza: della solidarietà non ce ne facciamo nulla se non vengono prese le necessarie misure per contrastare questo clima di pericolo e aggressioni”.