La mozione su sanità pubblica non viene messa ai voti, Bevacqua (Pd) «genuflessione al governo»
Il capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, che commenta così quanto avvenuto nel corso della seduta di Consiglio regionale: "nonostante la sanità calabrese viva la peggiore emergenza della sua storia"
REGGIO CALABRIA – “La maggioranza non mette ai voti la mozione a sostegno della sanità pubblica. Una decisione che testimonia la genuflessione al governo nazionale”. Sono le parole del capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, che commenta così quanto avvenuto nel corso della seduta di Consiglio regionale di ieri.
“Insieme agli altri capigruppo di minoranza Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) – aggiunge Bevacqua – avevamo presentato una mozione, da richiamare in Aula, per chiedere che il presidente Occhiuto e la Giunta regionale si attivassero immediatamente col Governo nazionale al fine di inserire nella prossima finanziaria un adeguato finanziamento annuale a favore del Servizio sanitario nazionale, corrispondente almeno al 7,5% del Pil”.
“Il centrodestra ha fatto in modo che l’Aula non si esprimesse con un voto sulla mozione, evitando di assumere un impegno concreto nei confronti dei calabresi. Nei prossimi giorni arriverà in Parlamento la nuova manovra economica e l’occasione doveva essere utilizzata per fare in modo che venissero inseriti a bilancio nuovi fondi per la sanità pubblica e per il servizio sanitario nazionale. Per il centrodestra, invece, non c’è bisogno di nulla, nonostante la sanità calabrese viva la peggiore emergenza della sua storia, come dimostrano tutti i parametri di riferimento e la situazione in cui versano gli ospedali e i pronto soccorso”.
“Se a questo – dice ancora il capogruppo del Pd – uniamo i danni che potrebbero derivare con l’autonomia differenziata in materia di servizi sanitari, i calabresi dovrebbero iniziare ad alzare la testa e dire a questa maggioranza che il tempo della narrazione di fantasia è scaduto e sono stufi delle tante parti recitate in questi anni dal presidente Occhiuto e dai suoi alleati di governo”.