Le Iene raccontano la storia di Maria, accumulatrice seriale. Le precisazioni del Comune

Dopo la messa in onda del servizio de Le Iene che ha raccontato la storia di Maria, accumulatrice seriale che viveva tra i rifiuti, il Comune di Vibo ha inteso rispondere con alcune precisazioni

VIBO VALENTIA – Maria è la protagonista di una delle tante storie raccontate dal programma Le Iene. La donna risiede nel quartiere di Longobardi e dopo un grave lutto, vive da tempo in una condizione di degrado a causa dell’accumulo compulsivo. Veronica Ruggeri spiega che questo disagio, è partito proprio dalla scomparsa del suo compagno, Michele, a seguito del quale Maria si è letteralmente lasciata andare. A starle vicino sono solo le amiche e vicine di casa, che con affetto e dolcezza, le danno quotidianamente una mano, consapevoli però che la signora non può continuare a vivere in quelle precarie condizioni igienico sanitarie e in quell’abisso psicologico. Così grazie ad una squadra di volontari sono iniziate le operazioni di pulizia della sua casa. Le telecamere di “Le Iene” poi, si sono recate al Municipio di Vibo dove il sindaco Enzo Romeo si è impegnato pubblicamente a risolvere il problema.

E nelle ultime ore il Comune di Vibo, ha inteso fare alcune precisazioni rispetto al caso della signora di Longobardi: “a seguito del servizio televisivo del programma “Le Iene”, ed alla luce di alcuni articoli attraverso cui la stampa locale ha ripreso la storia della signora Maria, residente nella frazione Longobardi di Vibo Valentia, l’amministrazione comunale intende puntualizzare alcuni aspetti della vicenda per respingere con fermezza l’idea secondo la quale il Comune avrebbe assistito inerte alla difficile condizione vissuta dalla signora e dal di lei compagno fino alla scomparsa di quest’ultimo ed oltre, arrivando al “caso” che ha avuto eco mediatica nazionale.

Dal Comune viene spiegato che: 

– Il settore dei servizi sociali, venuto a conoscenza del caso tramite segnalazione di terzi, ha effettuato un primo accesso all’abitazione nel mese di settembre 2023. In quell’occasione, si è presa contezza della situazione unitamente al servizio Igiene e alla Polizia locale.
– Sin da subito è stato richiesto un intervento medico, con personale del 118 che, su sollecitazione dei servizi sociali, ha effettuato una visita al signor Michele, il quale, sofferente per numerose patologie gravi, viveva in condizioni a dir poco precarie dal punto di vista igienico-sanitario.
– Il Comune, attraverso i servizi sociali, ha chiesto e ottenuto dal tribunale un amministratore di sostegno (individuato nella figura del sindaco pro-tempore) per il signor Michele, impossibilitato a muoversi da casa, raccomandando fermamente alla signora di presenziare all’udienza fissata dal giudice tutelare. Udienza alla quale la signora non si è presentata.
Da settembre 2023 fino a gennaio 2024, mese del decesso del signor Michele, sono stati numerosi gli accessi effettuati dai servizi sociali presso l’abitazione dei signori. Nel corso di questi mesi, grazie proprio all’attenzione, alla disponibilità ben oltre il dovuto, al senso del dovere degli assistenti sociali, il nucleo familiare ha potuto ottenere numerosi benefici ed interventi a supporto anche delle più basilari esigenze quotidiane di cura della persona.

Nel frattempo, senza contare gli innumerevoli accessi eseguiti dal personale con anche, in alcuni casi, l’ausilio dei Vigili del fuoco, e riscontrate le difficoltà, spesso, nel rintracciare la signora anche per semplici comunicazioni, il settore dei servizi sociali ha chiesto all’amministrazione la presa in carico della completa pulizia e sanificazione dell’abitazione.
Si è arrivati così al mese di settembre, quando, dopo avere interpellato diverse ditte (almeno in due si sono rifiutate di effettuare l’intervento di pulizia), si è riusciti ad affidare l’incarico, sgomberando l’abitazione, effettuando una pulizia e una sanificazione completa.
Nei giorni necessari alla pulizia, inoltre, il Comune si è fatto carico delle spese di pernottamento della signora all’interno di un B&B del posto. Quanto alle opere strutturali necessarie all’abitazione, è opportuno precisare che il Comune non può in alcun modo effettuare interventi su immobili che non sono di sua proprietà, e l’immobile in questione è di proprietà Aterp”.

“In conclusione, è già stata predisposta la nomina di un educatore domiciliare a completamento del processo di assistenza alla persona. L’amministrazione comunale, alla luce di tutto quanto sopra riportato che è solo una parte del lavoro complessivamente svolto sul caso, intende dunque riportare la vicenda nei binari della corretta informazione, esprimendo rammarico per come è stata riportata la storia, ignorando, certamente in buona fede, il grande lavoro che invece è stato svolto dal Comune di Vibo Valentia nelle sue varie articolazioni, sebbene alcune volte le procedure burocratiche e le tante normative in materia che chiamano in causa una interlocuzione tra enti diversi possano portare ad occasionali ritardi. Tanto si doveva a tutela dell’attività condotta in primis dagli assistenti sociali del Comune di Vibo Valentia, e poi da tutto l’apparato amministrativo dell’ente, con l’auspicio che, in ogni caso, la situazione della signora Maria possa avere l’epilogo sperato da tutti”.

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