Maltempo, allerta meteo gialla su parte di Calabria e Sicilia: ecco le zone interessate
L’allerta gialla riguarda la Calabria, nel versante Tirrenico e Jonico meridionale; la Sicilia, nel versante nord-orientale, tirrenico e isole Eolie; e la Basilicata
COSENZA – Il dipartimento della Protezione Civile ha emesso un bollettino di criticità per maltempo per la giornata di domani, 19 novembre, con allerta gialla, di criticità per temporali, in tre regioni meridionali. L’allerta gialla riguarda la Calabria, nel versante Tirrenico e Jonico meridionale; la Sicilia, nel versante nord-orientale, tirrenico e isole Eolie; e la Basilicata. Nella notte tra mercoledì e giovedì forti raffiche di Maestrale si abbatteranno su Campania e Calabria tirrenica per poi insistere su gran parte dei bacini meridionali. Con il vento arrivano anche i rovesci: da mercoledì fino a venerdì pioverà in modo insistente.
Fine settimana freddo artico: pioggia e neve
Intanto nel fine settimana è in arrivo sull’Italia la prima ondata di freddo con possibilità di nevicate a quote molto basse al centro nord. Il tutto accompagnato da una serie di perturbazioni che porteranno anche deciso maltempo e forti venti di burrasca. Prima dell’arriva del freddo saranno proprio i venti tempestosi protagonisti con raffiche fino a 100 KM/h. Il maltempo inizierà ad investire l’Italia già dal primo pomeriggio.
L‘aria artica che arriverà da Nord/est porterà un brusco calo delle temperature. Giovedì la neve potrebbe cadere fino in pianura, specie in Piemonte; dalla sera non sono poi escluse fioccate coreografiche anche sul Triveneto, sulle pianure più settentrionali di quest’area.
Anche a Milano Giovedì ci sarà la caccia al fiocco di neve, guardando controluce il lampione; al momento si prevedono accumuli significativi solo in Piemonte e Valle d’Aosta ma dovremo monitorare bene la situazione anche per tutte le arterie stradali collinari o di alta pianura. Tra l’altro con lo spostamento della massa d’aria artica verso sud-est, avremo locali fenomeni nevosi in pianura venerdì mattina ancora sul Triveneto e soprattutto sull’Appennino centro-settentrionale fino a quote collinari.