Mammoliti rilancia il reddito dignità in Calabria, l’appello alla Chiesa: “Prenda posizione”
L'appello del consigliere regionale per il contributo da 500 euro al mese contro la povertà dopo i recenti fatti sulla chiusura di una sede del Banco Alimentare Calabria a Montalto
COSENZA – “È deplorevole vedere le immagini delle persone povere costrette a fare la fila per avere del cibo dopo la chiusura del banco alimentare Calabria. Immagini che chiamano ancora una volta la politica a intervenire per risolvere il problema con interventi strutturali”. A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti dopo lo sfratto del Banco alimentare Calabria dalla sede di Montalto Uffugo.
“E se è encomiabile l’attività caritatevole di volontari e associazioni varie che devono essere messe nelle condizioni di potere operare – aggiunge Mammoliti – bisogna denunciare, ancora una volta, l’assenza della Regione nell’affrontare questa problematica considerato che la nostra regione è la più povera d’Europa. Bisogna affrontare questa diffusa condizione di vulnerabilità economica e sociale attraverso la presa in carico delle persone con un approccio multidisciplinare. Bisogna dare Dignità alle persone e un reddito per evitare di fare la fila e inserirli in un percorso di politica attiva del lavoro”.
Mammoliti rilancia il reddito dignità e lancia un appello alla Chiesa
“La proposta di legge sulla istituzione del Reddito di dignità in Calabria – sostiene il consigliere regionale – che prevede l’erogazione di un sussidio di 500€ mensili è una risposta assai più dignitosa e appropriata. Attualmente la legge è in discussione presso la commissione competente (terza) e molti sindaci e amministratori, forze sociali hanno chiesto di essere auditi. Sarebbe un bel grande segnale se anche la Chiesa calabrese assumesse, come ha fatto per altre importanti problematiche, una posizione a favore della istituzione di un Reddito di Dignità alle persone povere che in Calabria aumentano considerevolmente. Auspico una valutazione attenta e responsabile da parte del Governo regionale difronte a tale difficile e drammatica realtà. La politica e le istituzioni non si possono girare dall’altra parte e come ha ribadito Papa Francesco durante VIII giornata mondiale dei poveri ‘non dimentichiamoci dei poveri'”