Nell’Asp di Vibo arriva la commissione straordinaria, Occhiuto «decenni di abbandono»
Il presidente della Regione Calabria: "la decisione del Consiglio dei Ministri non ci sorprende. L’Asp vibonese paga decenni di abbandono e di malagestione"
VIBO VALENTIA – Il Consiglio dei ministri, ai sensi degli articoli 143 e 146 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato oggi l’affidamento, per la durata di 18 mesi, dell’amministrazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia ad una commissione straordinaria. “La decisione del Consiglio dei ministri che ha deliberato – in considerazione della necessità di proseguire nell’opera di risanamento dell’azione amministrativa rispetto agli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata – l’affidamento, per la durata di diciotto mesi, dell’amministrazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ad una commissione straordinaria, purtroppo, non ci sorprende”. E’ il commento del presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
“Abbandono e malagestione”
“L’accesso agli atti chiesto mesi fa era stato un primo chiaro campanello d’allarme. L’Asp vibonese paga decenni di abbandono e di malagestione: per troppo tempo sono state prodotte scorie radioattive che solo grazie all’intervento fermo e deciso dello Stato potremo smaltire più velocemente e in modo efficace. Il provvedimento del Cdm si riferisce a fatti avvenuti tanti anni fa, noi negli ultimi tre anni abbiamo tentato di fare andare avanti un’azienda in enorme difficoltà”.
Occhiuto ha poi ringraziato il “commissario straordinario, il generale Antonio Battistini, per l’ottimo lavoro fatto nell’ultimo anno e mezzo. Sotto la sua gestione l’Asp ha avviato un positivo percorso di risanamento aziendale, con azioni concrete e per nulla scontate: dall’approvazione del bilancio alla stabilizzazione del personale, dalle iniziative per abbattere le liste di attesa alla riorganizzazione della farmacia territoriale, fino al potenziamento della neuropsichiatria infantile. L’Azienda – voglio sottolinearlo – si è costituita parte civile proprio nel processo penale ‘Maestrale Carthago’ contro tutti i dipendenti dell’Asp coinvolti, nonché contro gli aggressori del personale sanitario.
La Regione Calabria e la struttura commissariale che guido sono a disposizione dello Stato: con una proficua collaborazione tra istituzioni riusciremo, ne sono certo, a traghettare l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia verso la normalità”.