Occhiuto: “Il commissariamento della sanità in Calabria è stato il problema”
Così il governatore della Calabria con il presidente della Fondazione Gimbe in una conferenza stampa dove sono stati illustrati i dati sui LEA in Calabria
CATANZARO – “Piani di rientro e commissariamento hanno inciso negativamente sulle performance di tutte le regioni del Mezzogiorno. Questi piani, va ricordato che si chiamano piani di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari regionali, ma di fatto hanno avuto come macro obiettivo quello di riorganizzare”. Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro dove assieme al presidente della Regione Calabria e commissario per la sanità, Roberto Occhiuto, sono stati presentati i dati di Fondazione Gimbe che segnano un miglioramento per la Calabria.
“Riequilibrare bilanci in un momento storico, penso agli anni 2010-2019, di grande definanziamento della sanità pubblica, di fatto non è servito a riorganizzare un bel nulla – ha aggiunto – Quindi è evidente che è qualcosa che la politica dovrà prendere seriamente in mano con una riforma strutturale, perché se una regione va male non si possono mettere le ganasce, altrimenti la regione non si muove più”.
Per il presidente Occhiuto “il commissariamento della sanità in Calabria ha dimostrato di non essere la soluzione, anzi è stato il problema perché appunto per tanti anni a causa del commissariamento associato al piano di rientro non ci sono state assunzioni, non ci sono stati investimenti”. “Io ho trovato per esempio – ha aggiunto Occhiuto – grandi ospedali che erano solo sulla carta. Non si aveva la possibilità di adeguare i piani economici finanziari perché intanto questi ospedali avevano necessità di più risorse per essere realizzate. Quindi prima ci liberiamo dal commissariamento, meglio andremo nel governo della sanità”.