Olio d’oliva spacciato per ‘bio’, sequestrati 180 quintali del valore di oltre 200mila euro
Gli accertamenti in due 2 aziende, nelle province di Catanzaro e Barletta Andria Trani. Il prodotto non possedeva le caratteristiche chimiche ed organolettiche previste per la qualità olio di oliva bio
CATANZARO – La Guardia di Finanza di Catanzaro, del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani e l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro alimentari (ICQRF) del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, hanno eseguito un sequestro di olio di oliva per quasi 180 quintali, detenuti, per la commercializzazione, nella qualità di “olio extravergine di oliva BIO”. A seguito delle analisi chimiche e organolettiche è risultato di categoria inferiore.
Ispezionate le sedi di due aziende, nelle province di Catanzaro e Barletta Andria Trani, è stato eseguito un riscontro quantitativo del prodotto detenuto e un campionamento dello stesso, al fine di determinarne la qualità in ragione di quanto riportato sull’apposito registro telematico implementato dalle stesse aziende. L’olio rinvenuto presso il produttore catanzarese, facente parte di una ingente quantità destinata all’azienda pugliese e già in parte a questa consegnata, era stato catalogato quale olio extra vergine BIO, mediante la compilazione del registro telematico SIAN, obbligatorio per le aziende del settore.
L’intervento della Guardia di Finanza e dell’articolazione del Ministero dell’Agricoltura, specializzato nella repressione delle Frodi agroalimentari e le successive attività tecniche di accertamento, hanno consentito di appurare come il prodotto non rispondesse affatto alle caratteristiche chimiche ed organolettiche previste per tale qualità, ma di fatto risultasse olio vergine e lampante, quest’ultimo non edibile e caratterizzato da un eccessivo grado di acidità, potenzialmente pericoloso per la salute dei consumatori.
In ragione degli elementi emersi, le Fiamme Gialle hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Catanzaro il titolare della ditta individuale per i reati di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, sequestrando d’iniziativa 3 cisterne contenenti complessivi 17.900 kg di olio, di cui 4.500 olio lampante, pari ad un valore di oltre 200.000 euro.