Pnrr, la difficoltà dei comuni calabresi di attuare gli investimenti: Cassano tra i più virtuosi
Secondo i dati Svimez, Cassano, insieme a Lamezia, Cotronei e Gerace, in Calabria è uno dei comuni che ha intercettato le risorse più importanti a differenza di altri enti locali che hanno difficoltà
LAMEZIA TERME (CZ) – Il Report della SVIMEZ “PNRR EXECUTION” evidenzia certamente l’urgenza di una decisa accelerazione nella realizzazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma testimonia lo sforzo di tanti Comuni calabresi, che nonostante i limiti delle dotazioni organiche, hanno prima dimostrato capacità progettuali ed ora una discreta capacità di messa a terra degli investimenti. A riportarlo è la Cisl Calabria.
Merito a queste Amministrazioni Comunali e al personale complessivamente impegnato sul PNRR. 48 miliardi di Fondi PNRR territorializzabili destinati al Sud, 26,2 miliardi per le Infrastrutture, che hanno per circa un terzo i Comuni come soggetto attuatore.
I Comuni del Mezzogiorno hanno avviato il 64% delle opere, per un valore di 5,6 miliardi. In Calabria la percentuale sale al 65,6%, un dato migliore della media del Mezzogiorno, cosa che non avviene molto spesso. Il valore complessivo delle opere avviate è di circa 640 milioni. Il valore medio pro capite delle opere avviate dai Comuni in Calabria è di 340 euro, inferiore per il Sud solo ad Abbruzzo e Molise.
Complessivamente, guardando alle capacita’ progettuali, registriamo alcune performance positive. In base ai dati OPEN PNRR, alcuni esempi di Comuni che hanno intercettato risorse importanti: Lamezia Terme, fra i Comuni più grandi, Cassano allo Jonio fra quelli di medie dimensioni, Cotronei e Gerace fra quelli più piccoli.
Al netto di qualche ritardo che sicuramente ci sarà relativamente al caricamento dei dati sulla piattaforma Regis, occorre imprimere una decisa accelerazione. In particolare sulle opere a titolarità regionale, in gran parte legate alla missione sanità, per realizzare ospedali e case di comunità, rispetto alle quali registriamo maggiori criticità. Al 31 dicembre 2024, per come riporta Svimez, nel Mezzogiorno i progetti PNRR a titolarità regionale in fase esecutiva sono il 50% del totale, in Calabria siamo fermi al 23%. Altro è il discorso sulle scelte realizzate da alcune Amministrazioni, che in alcuni casi, per esempio, non tengono conto dei processi di contrazione demografica e della bassa natalità.
“Nella fase esecutiva del PNRR, urge inoltre rispettare di più le clausole del 30% relative all’occupazione femminile e giovanile, evitando il ricorso generalizzato alle deroghe. Superare le criticità persistenti in ragione delle tempistiche strette, perchè il PNRR possa incidere sulla riduzione dei divari occupazionali, economici, sociali”, dichiara Giuseppe Lavia, segretario generale Cisl Calabria.