Premio Letterario Città di Siderno in narrativa a “Uno come tanti”, dell’ex giudice e PM Ennio Tomaselli
Ambientato tra Torino e la Calabria , Uno come tanti racconta una vicenda personale che incontra la grande Storia e, dal presente, catapulta Fabrizio Martini, avvocato poco più che trentenne alle prese con il concorso per entrare in magistratura
SIDERNO (RC) – Il 1° classificato al Premio Letterario “Città di Siderno” per la “Sezione Narrativa” è l’ultimo romanzo dell’ex giudice e pubblico ministero torinese Ennio Tomaselli, Uno come tanti, edizioni Manni, ambientato in Calabria, tra Catanzaro, Castrovillari e Serra San Bruno. La premiazione si è svolta ieri presso l’Istituto Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi”, viale Sasso Marconi a Siderno nel reggino.
Le motivazioni dell’assegnazione del Premio
“La storia di Fabrizio invita a riflettere su un recente passato storico della nostra Italia. Gli anni 70/80, anni in cui la magistratura ha dovuto fronteggiare le sfide del terrorismo e della criminalità organizzata. La storia personale del protagonista quindi si intreccia con la storia del nostro Paese e presenta i conti di situazioni imcomprensibili e spesso molto dubbie. E’ un romanzo veritiero e avvincente“.
Ennio Tomaselli “romanzo per i giovani innamorati della giustizia”
“Sono davvero felice di questo riconoscimento, relativo a un romanzo che vuole intrecciare l’attualità con le vicende di un passato – il decennio tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80, segnato dal terrorismo e non solo –, un periodo che ho attraversato come magistrato oltre che come cittadino” ha dichiarato Ennio Tomaselli. “Ho voluto dedicare in particolare il mio romanzo ai ‘giovani innamorati della giustizia’, quelle ragazze e quei ragazzi pronti a impegnarsi affinché la giustizia sia davvero giusta e, dove disgraziatamente non accade, a lavorare per una ricucitura, una riparazione, che sono davvero fondamentali. Il fatto, poi, di ricevere un premio in Calabria, dove, non casualmente, è ambientata una parte importante del romanzo, accresce ulteriormente la mia soddisfazione: ho visitato spesso e volentieri la vostra bellissima regione e sono grato alla giuria, che ringrazio, per aver scelto il mio libro“.
Ambientato tra Torino e la Calabria – Catanzaro, Castrovillari, Serra San Bruno –, Uno come tanti racconta una vicenda personale che incontra la grande Storia e, dal presente, catapulta Fabrizio Martini, avvocato poco più che trentenne alle prese con il concorso per entrare in magistratura, nel decennio compreso tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80 alla ricerca di un padre biologico, magistrato penale dimissionario, forse colluso col terrorismo, di cui si sono del tutto perse le tracce.
Con l’aiuto di un diario cominciato dal padre proprio il giorno del rapimento di Aldo Moro, Fabrizio avvia una vera e propria indagine e affronta un passato “che era lì in agguato, pronto a piombargli addosso” fino a scoprire che cosa si cela dietro la scomparsa e colmare – a suo rischio e pericolo, e non solo – il grande vuoto alle origini della sua vita… Come nei tre precedenti romanzi – Messa alla prova, Un anno strano e Fronte Sud, tutti usciti per Manni – tornano i temi cari a Tomaselli – come il rapporto tra legalità e giustizia – “Giustizia giusta non è solo uno slogan, perché è un fatto che c’è anche quella ingiusta” – e la necessità della riparazione.
Ennio Tomaselli, nato a Borgo San Lorenzo, nel fiorentino, vive a Torino da quasi sempre. Già giudice e pubblico ministero, in particolare in ambito minorile, collabora con alcune riviste del settore. Per Franco Angeli ha pubblicato il saggio Giustizia e ingiustizia minorile. Tra profonde certezze e ragionevoli dubbi. I suoi tre precedenti romanzi – Messa alla prova, Un anno strano e Fronte Sud – hanno per protagonista il magistrato minorile Salvatore Malavoglia e sono pubblicati da Manni.