Processo agli ex vertici di Vibo Sviluppo: tutti assolti, anche l’ex consigliere regionale Giamborino
Al centro la società pubblico-privata incaricata di gestire i finanziamenti erogati dal Mef per la realizzazione di una serie di progetti previsti dai patti territoriali
VIBO VALENTIA – Il pubblico ministero Concettina Iannazzo aveva chiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, tuttavia il Tribunale di Vibo Valentia, all’esito della camera di consiglio del 29 gennaio scorso, ha deciso assolvere i tre imputati in virtù di quanto emerso a loro favore nel corso del dibattimento. Cadono pertanto le accuse di peculato nei confronti degli ex vertici della Vibo Sviluppo, la società pubblico-privato incaricata di gestire i finanziamenti erogati dal Mef per la realizzazione di una serie di progetti previsti dai patti territoriali.
Assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” per l’ex consigliere regionale della Margherita prima e del Pd poi, Pietro Giamborino, di 67 anni, che dal 2016 ha ricoperto la carica di amministratore delegato della Spa; Pasquale Barbuto, 64 anni, ex presidente del consiglio d’amministrazione, e Mariangela De Grano, 55 anni, già amministratore delegato dal marzo 2012 al 30 aprile 2016.
Per l’accusa i tre si erano giovati di un errore commesso dal ministero che aveva impegnato a favore della società un importo di 8,1 milioni di euro (di cui 6,5 costituenti la quota destinata alla realizzazione delle opere infrastrutturali e 1,6 milioni destinati ai compiti amministrativi liquidati a fine del 2011) salvo poi predisporre, con provvedimento del 2014, la revoca parziale della seconda quota, non dovuta a titolo di contributo locale in quanto era già stato liquidato l’incremento pari al 25%. Somma che, secondo l’accusa, sarebbe stata trattenuta indebitamente dagli imputati nonostante il provvedimento in autotutela e le successive pronunce degli organi della magistratura ordinaria.
Accuse non accolte dal Tribunale che ha assolto gli imputati.