Prove scritte del Concorso alla Regione Calabria per 54 unità, Tar Calabria accoglie i ricorsi
Concorso che ha suscitato notevoli polemiche a causa di un errore in diversi quiz e in particolare su un quesito di lingua inglese. Questo errore ha causato l’esclusione di numerosi partecipanti
CATANZARO – Il concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 54 unità, profili vari, bandito dalla Regione Calabria, ha suscitato notevoli polemiche a causa di un errore in diversi quiz e in particolare su un quesito di lingua inglese, che ha messo in difficoltà molti candidati. Il quesito riguardava l’interpretazione di un obbligo espresso in inglese, con la soluzione scelta dalla commissione che risultava imprecisa e ambigua. Questo errore ha causato l’esclusione di numerosi partecipanti che, pur avendo dato la risposta corretta in base alla grammatica e alla logica della lingua inglese, sono stati ingiustamente penalizzati.
In questo contesto, lo Studio Legale Granata, con l’intervento dell’Avv. Danilo Granata, ha deciso di affrontare la questione con determinazione, supportando i ricorrenti con prove solide, tra cui manuali linguistici di riferimento e altre risorse didattiche internazionali. Questi testi hanno dimostrato inequivocabilmente che il quesito non solo era ambiguo, ma che la soluzione proposta dalla commissione non era corretta secondo le regole grammaticali standard. Grazie a un’accurata analisi e a una difesa mirata, il TAR Calabria ha accolto i ricorsi e ha annullato l’esclusione dei candidati danneggiati, ammettendoli alla fase successiva del concorso, ovvero la valutazione dei titoli. Con l’ordinanza n. 84/2025, il tribunale amministrativo ha sancito che la ricorrente, pur essendo stata inizialmente esclusa a causa dell’errore nel quesito, dovesse proseguire nel processo selettivo, con la possibilità di competere in modo equo con gli altri partecipanti.
L’Avv. Danilo Granata ha commentato con soddisfazione: “L’ammissione alla fase successiva è una vittoria per la giustizia. I nostri assistiti hanno subito un danno evidente e la decisione del TAR conferma che la nostra azione era giusta e necessaria. Non solo hanno avuto il diritto di continuare il concorso, ma potrebbero persino arrivare a prendere servizio presso la Cittadella Regionale, un’opportunità che ha un valore enorme in una regione come la Calabria, dove i concorsi pubblici sono rari e rappresentano un’opportunità di carriera unica.” Si è ancora nei tempi per agire in giudizio.
In effetti, il concorso per 54 unità è di fondamentale importanza in una regione come la Calabria, dove le opportunità di accedere a posti nel pubblico impiego sono limitate. I concorsi per posizioni stabili nella pubblica amministrazione sono infatti rari e molto ricercati. Ottenere una posizione presso la Cittadella Regionale, il cuore dell’amministrazione calabrese, rappresenta per molti un traguardo ambito e un’opportunità professionale unica. La Cittadella Regionale è un polo di riferimento per la Regione Calabria, con un impatto significativo sulle politiche locali e sullo sviluppo del territorio. Essere ammessi a lavorare in questa sede significa avere l’opportunità di contribuire direttamente alla crescita e al miglioramento della propria regione, un aspetto che rende questo concorso particolarmente competitivo e prezioso. Nonostante le graduatorie non siano ancora state pubblicate, i ricorrenti, grazie all’ammissione alla fase di valutazione dei titoli, hanno ora una concreta possibilità di accedere al posto di lavoro presso la Cittadella Regionale. Se i candidati dovessero proseguire con successo nelle fasi successive, potrebbero, infatti, essere chiamati a prendere servizio e iniziare una carriera stabilizzata nell’amministrazione regionale, un’opportunità che potrebbe davvero cambiare il loro futuro professionale.