Sanità a singhiozzo, sindaco calabrese emana un’ordinanza: “vietato ammalarsi”
La provocatoria ordinanza del sindaco Torchia che sarà in vigore «fino alla completa copertura giornaliera della postazione di continuità assistenziale»
BELCASTRO (CZ) – Antonio Torchia, sindaco del Comune di Belcastro ha emanato una stravagante e provocatoria ordinanza vietando ai suoi cittadini di ammalarsi. Questo per sottolineare i disagi legati proprio al diritto all’assistenza sanitaria nel centro da lui amministrato, tra un servizio di guardia medica quasi sempre chiuso, la postazione 118 lontana diversi chilometri e ancora di più, il primo pronto soccorso utile. Nell’ordinanza dunque il sindaco vieta ai propri cittadini di ammalarsi invitandoli ad evitare comportamenti che possano mettere a rischio la loro salute. Il paese infatti, è «privo di copertura sanitaria».
Amara la considerazione che emerge nell’ordinanza: «la popolazione di Belcastro è composta da una percentuale di anziani vicina al 50%». Da qui le criticità che vive la città: «è scoperta l’emergenza nelle ore notturne nei prefestivi e festivi». Ancora «la chiusura ormai cronica e a singhiozzo della postazione di continuità assistenziale medica ha effetti deleteri per la sicurezza del cittadino, la postazione 118 Suem più vicina è sita nel Comune di Sersale e la stessa non è medicalizzata, il pronto soccorso più vicino – spiega il sindaco di Belcastro – si trova presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro a circa 45 km di distanza», in più i limiti di velocità imposti sulle strade provinciali sono «di 30/h km per raggiungere Catanzaro».
Sindaco «presenterò denuncia»
“Se a breve non ci saranno novità, nei prossimi giorni andrò alla Procura della Repubblica di Catanzaro per formalizzare una denuncia-querela per interruzione di pubblico servizio”. Sono le parole di Antonio Torchia, il sindaco di Belcastro che ha emesso l’ordinanza con cui ha “vietato” ai cittadini di ammalarsi per la mancanza di un’assistenza sanitaria adeguata a causa della chiusura nel centro della Presila catanzarese del servizio di guardia medica.
“L’ordinanza che ho emesso – aggiunge il sindaco – rappresenta, ovviamente, una provocazione ironica, ma devo dire che sta facendo più effetto delle decine di pec che ho inviato fino ad oggi all’Azienda sanitaria provinciale ed alla Prefettura di Catanzaro per denunciare le carenze servizio di assistenza sanitaria nel nostro centro. Si tratta di una situazione delicata e di difficile gestione. É dallo scorso mese di giugno che sto aspettando che a Belcastro venga attivato il servizio sanitario, un diritto, peraltro, sancito dalla Costituzione, ma nessuno, al momento, mi ha dato una risposta. Mi auguro che la mia iniziativa scuota qualche coscienza a livello politico e che si adottino i necessari interventi per risolvere la situazione”.