COSENZA – La Fp Cgil Calabria e la Uil Fpl Calabria, in vista dello sciopero generale in programma il prossimo venerdì, 29 novembre, proclamato da Cgil e Uil, saranno presenti, domani, davanti ai presidi sanitari e ospedalieri della Calabria per informare sulle ragioni dello sciopero. La Calabria è tra le regioni che maggiormente vive condizioni di disagio e difficoltà, a causa di salari bassi e condizioni di lavoro critiche, per non parlare di un alto tasso di disoccupazione e spopolamento che creano di conseguenza arretratezza e dequalificazione dei servizi.
«Per avere uno sviluppo sostenibile e reale – dichiarano i segretari generali FP CGIL Calabria Alessandra Baldari e UIL FPL Calabri Walter Bloise – c’è bisogno di politiche completamente diverse da quelle che il governo con la legge di bilancio intende proseguire. Nessun investimento in spesa pubblica, anzi si prevedono sette anni di austerità e di tagli che porteranno la nostra regione ancora più indietro. Il blocco del turn over, i tagli agli enti locali che nella nostra regione sono già in sofferenza per via di condizioni di bilancio tra il predissesto e il dissesto, il contenimento dei salari (i più bassi d’Europa), un rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici che intende compensare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione solo per un terzo renderanno i servizi pubblici sempre più deboli, tanto da non poter dare risposte in quantità e in qualità ai cittadini riguardo l’esigibilità dei diritti fondamentali a partire dalla Sanità».
«Alle politiche di definanziamento del Fondo sanitario nazionale programmate dal Governo che aumenta le risorse in modo molto meno che proporzionale al lievitare della spesa, quindi di fatto definanziando il sistema, in Calabria si somma la scarsa considerazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio Sanitario da parte della Regione che, pur essendo assegnataria di risorse finanziarie negli anni precedenti, non ha dato e non da risposte giuste in tempi certi al personale sanitario, né in termini di salario, né in termini di assunzioni, né riguardo le condizioni di lavoro. Le scelte di depotenziare e definanziare i servizi pubblici – proseguono – tradiscono la volontà politica di andare verso un modello privatistico che per CGIL e UIL è da combattere perché non garantisce l’eguaglianza di accesso ad essi, come invece insegna la Costituzione».
«È quindi necessario cambiare, a cominciare dalla manovra di bilancio, per aumentare le retribuzioni, rinnovando i salari con cifre dignitose che restituiscano in valore il potere d’acquisto, anche detassando gli aumenti, garantire il rafforzamento del sistema pubblico con un piano straordinario di assunzioni nei servizi pubblici per assicurare ai cittadini la certezza di poter usufruire di servizi di qualità su tutto il territorio nazionale, abbattendo le diseguaglianze. Le risorse – dicono Baldari e Bloise – ci sono e vanno investite nella giusta direzione».
«Se vogliamo che la Calabria non resti ultima in tutte le classifiche, è necessario investire sul lavoro a partire dai servizi pubblici che sono l’asse portante di uno Stato, rappresentano, soprattutto nelle aree più povere, quel salario sociale di cui i più deboli hanno bisogno e sono retti da lavoratrici e lavoratori a cui bisogna ridare dignità. Anche per queste ragioni – concludono i due segretari – è importante aderire allo sciopero generale del 29 novembre e partecipare alla manifestazione regionale che si terrà a Cosenza».
Il segretario Umberto Calabrone (Fiom): «partecipare allo sciopero generale»
«Il problema, condiviso pressoché unanimemente dalla gran parte delle componenti politiche e sociali, ma anche dalla maggioranza dell’opinione pubblica del Paese, è che i livelli di reddito reale, quelli cioè che possono garantire una vita dignitosa alle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, sono totalmente inadeguati». Ad affermarlo è il segretario regionale della Fiom Umberto Calabrone che spiega come oggi «più che in altri momenti del recente passato, i salari reali in Italia continuano a decrescere, anche per la totale mancanza di una concreta idea di sviluppo e di rilancio del sistema produttivo, avendo scelto questo Governo di privilegiare le rendite di posizione a discapito delle fasce più deboli dei cittadini italiani. E questo Governo non solo non ha una idea di sviluppo, ma non sostiene la contrattazione collettiva, ha deciso di non detassare i futuri aumenti contrattuali, depotenzia il sistema sanitario pubblico e l’istruzione pubblica e non ha alcuna capacità, o forse volontà, di mettere in campo politiche industriali che possano dare risposte alle tante crisi aziendali».
«In un contesto nazionale di tale genere – prosegue Calabrone – si inseriscono i moltissimi problemi della nostra regione che, al di là degli annunci roboanti, continua ad essere la regione più povera d’Europa, con un tasso di occupazione al 44%, il più basso del Mezzogiorno, e con una occupazione femminile al 32.6%, circostanza quest’ultima che pone un vero problema di emancipazione e di libertà delle donne. La Calabria, nonostante le risorse europee e quelle del PNRR – conclude Calabrone – non è riuscita a fare quel salto di qualità sociale che tutti si aspettavano e, viceversa, il divario con il resto del Paese si allarga sempre di più. Per queste ragioni, e molte altre ce ne sarebbero, invitiamo lavoratori e lavoratrici a scioperare il prossimo 29 novembre e a scendere in piazza a Cosenza, per rivendicare con forza un’altra idea di Paese ed una Calabria diversa, che metta finalmente al centro delle proprie politiche le persone con la loro dignità ed i loro diritti».
Domani i presidi di volantinaggio in vista dello sciopero
– Paola dalle 7.30-10
– Rende – Poliambulatorio Quattromiglia dalle 12 alle 14;
– Cosenza – Ospedale dell’Annunziata dalle 13 alle 15. Dalle 14.30 sarà presente il Segretario generale territoriale Alessandro Iuliano;
– Corigliano Rossano – Ospedale dalle 10 alle 12 con la presenza del Segretario territoriale Vincenzo Casciaro;
– Castrovillari – Ospedale dalle 10 alle 12;
– Catanzaro – Ospedale Pugliese Ciaccio dalle 11 alle 13;
– Lamezia Terme – Ospedale dalle 11 alle 13;
– Crotone – Ospedale dalle 11 alle 13 con la presenza del Segretario Generale territoriale Franco Grillo;
– Vibo Valentia – Ospedale dalle 10 alle 12 con la presenza della Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari e del Segretario Bruno Schipano;
– Reggio Calabria – Ospedale Gom dalle 14 alle 16 con la presenza del Segretario Generale territoriale Callea.
Pd Regione aderisce allo sciopero
Anche il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha annunciato la propria ‘adesione convinta’ allo sciopero generale indetto dai sindacati per il prossimo 29 novembre. “Riteniamo – affermano i consiglieri dem – che questa mobilitazione rappresenti un momento cruciale per dare voce alle tante istanze sociali, economiche e lavorative che attraversano la nostra regione e l’intero Paese. Temi come il diritto al lavoro dignitoso, la sanità pubblica, il potenziamento dei servizi pubblici, il sostegno alle fasce più fragili della popolazione e la lotta contro le disuguaglianze sono da sempre al centro delle nostre battaglie politiche”. “L’adesione a questa giornata di lotta è, dunque – riporta ancora la nota – un atto di responsabilità nei confronti di quei cittadini che ogni giorno chiedono un futuro più giusto, equo e sostenibile. Ci schieriamo al loro fianco, per riaffermare con forza la necessità di politiche pubbliche capaci di garantire crescita, coesione sociale e rispetto dei diritti”.