Stipendi: quelli più bassi a Vibo. ‘Leggeri’ anche Cosenza, la media è di 1.140 euro

Sono più alti al nord rispetto al sud del 50% gli stipendi dei dipendenti privati. In cima c'è Milano. Tra le province con le retribuzioni più "leggere" c'è Cosenza

- Advertisement -

ROMA –  Maglia nera a livello nazionale per Vibo Valentia, dove i dipendenti occupati in questo territorio percepiscono uno stipendio mensile medio di soli 1.030 euro. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA. L’area geografica con gli stipendi medi più alti è dunque Milano dove la retribuzione mensile media nel 2023 è stata di 2.642 euro. Seguono i dipendenti privati di Monza-Brianza con 2.218 euro e i lavoratori delle province ubicate lungo la via Emilia. Ovvero, Parma con una busta paga lorda di 2.144 euro, Modena con 2.129 euro, Bologna con 2.123 euro e Reggio Emilia con 2.072 euro.

Le differenze nelle 107 province

Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2 mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. In buona sostanza nel settentrione si guadagna mediamente quasi il 50%; pari, in termini monetari, a +8.450 euro lordi all’anno.

Per questo mese di dicembre, ovviamente, lo spread riguarda anche la tredicesima mensilità che viene pagata proprio in questi giorni. E sebbene le gabbie salariali siano state abolite nel 1972, oltre 50 anni di applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) non ha mitigato le marcate differenze retributive tra le regioni italiane, anche se l’obbiettivo, in linea di massima, è stato raggiunto solo a livello intra-settoriale.

È chiaro, spiega la Cgia di Mestre, che queste disuguaglianze salariali molto marcate sono legate al caro-vita e alla produttività che sono nettamente superiori al Nord rispetto al Sud; al fatto che i valori retributivi medi sono condizionati negativamente dalla presenza dei contratti a termine, che gravitano in particolare nel Mezzogiorno e alla concentrazione delle multinazionali, dei grandi gruppi industriali e degli istituti di credito/finanziari/assicurativi che, rispetto alle Pmi, erogano stipendi più pesanti, ma non sono distribuiti uniformemente lungo tutto lo stivale. La presenza di queste realtà, infatti, si raccoglie, in particolar modo, nelle grandi aree urbane del Nord.

Nel 2023 il monte salari lordo erogato ai 17,3 milioni di lavoratori dipendenti privati presenti in Italia ha toccato i 411,3 miliardi di euro: equivalenti ad una retribuzione media mensile lorda di 1.820 euro, il 3,5% in più rispetto al 2022, anche se l’inflazione, sempre l’anno scorso, è cresciuta molto di più, per l’esattezza il 5,7 per cento. Va segnalato, infine, che oltre il 60% dell’ammontare complessivo delle retribuzioni erogate nel Paese sono state pagate ai lavoratori del Nord.

A seguito del Decreto emanato dal Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, a partire dal 1960 tutti i lavoratori dipendenti italiani ricevono nel mese di dicembre un doppio stipendio. Pertanto, alla consueta mensilità si aggiunge la tredicesima, la quale consente ai beneficiari di concludere l’anno con una maggiore stabilità economica. In relazione all’importo netto erogato mensilmente, la gratifica natalizia risulta leggermente inferiore, poiché il livello di tassazione applicabile su quest’ultima è superiore rispetto a quello in capo allo stipendio ordinario.

Inoltre, sottolinea la Cgia di Mestre, quest’anno si registra una novità molto positiva: in questi giorni 4,6 milioni di lavoratori subordinati con un reddito lordo inferiore a 28.000 euro e almeno un figlio a carico, stanno percependo un bonus (una tantum) di 100 euro netti. Nei periodi di crisi del 2008/2009 e del 2012/2013, numerose piccole e micro imprese a causa della mancanza di liquidità erogarono la gratifica natalizia ai propri dipendenti con grave ritardo, talvolta ben oltre i primi mesi dell’anno successivo.

Quest’anno, invece, non sembrano esserci problemi e fino ad ora, al netto di alcune situazioni di crisi conclamate, non sono state segnalate criticità particolari nella corresponsione della tredicesima, anche nei settori che hanno subito un significativo rallentamento produttivo; come la filiera automobilistica, il comparto della moda, il legno-arredo e la meccanica. Se in questi giorni la tredicesima viene pagata regolarmente e comunque non oltre la vigilia di Natale, molte piccole e medie imprese manifatturiere dei settori più in affanno hanno deciso di sospendere l’attività da martedì prossimo fino all’Epifania.

L’assenza di ordinativi ha infatti indotto molti imprenditori a chiudere i cancelli delle proprie fabbriche per circa quindici giorni, consentendo cosi’ ai propri collaboratori di usufruire delle ferie accumulate nei mesi precedenti, ma non ancora godute. Fiduciosi che con il nuovo anno i venti di crisi che hanno soffiato negli ultimi mesi lascino il posto al bel tempo.

Maglia nera per Vibo Valentia, c’è anche Cosenza

Nella graduatoria nazionale sull’analisi sugli stipendi, la prima realtà geografica del Mezzogiorno è Chieti che occupa il 55 posto con una retribuzione mensile media di 1.598 euro. Infine, tra le province con le retribuzioni più “leggere” scorgiamo Trapani con 1.143 euro, Cosenza con 1.140 euro e Nuoro con 1.129 euro. Maglia nera a livello nazionale è Vibo Valentia, dove i dipendenti occupati in questo territorio percepiscono uno stipendio mensile medio di soli 1.030 euro.

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Emergenza cinghiali: approvato il Piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica

CATANZARO - La Giunta regionale ha approvato il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale. Si tratta di...

Morte Serafino Congi, la Procura indaga sulle 3 ore di attesa nel pronto soccorso...

COSENZA - La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un'indagine sulla morte di un 48enne, Serafino Congi, deceduto il 4 gennaio scorso mentre...

Tendopoli San Ferdinando, lo spettro di una nuova rivolta ma il sindaco smentisce: “Nessun...

SAN FERDINANDO (RC) - Tutti ricorderanno, anni fa, le violente tensioni all'interno delle tendopoli di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, quando i...
Ernesto-Esposito_guardia-medica.

Sanità, il subcommissario rassicura: “In Calabria nessuna riduzione delle guardie mediche”

CATANZARO - "In Calabria non ci sarà alcuna riduzione delle ex guardie mediche". Le rassicurazioni arrivano dal subcommissario Ernesto Esposito, sub commissario ad acta...
Serafino Congi Corteo_01

Il dolore di San Giovanni in Fiore per la morte di Serafino Congi. In...

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) - Mentre la Procura di Cosenza ha aperto un'inchiesta dopo la denuncia per omicidio colposo presentata sabato notte dalla...

Social

90,363FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,776FollowerSegui
2,650IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Emergenza cinghiali: approvato il Piano straordinario per il contenimento della fauna...

CATANZARO - La Giunta regionale ha approvato il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale. Si tratta di...

La tragica morte di Serafino Congi, interrogazione al presidente Occhiuto «non...

COSENZA - Il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise ha presentato un'interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale della Calabria,...

San Ferdinando: tensione nella tendopoli tra violenza e condizioni igienico sanitarie...

ROSARNO (RC) - Le associazioni e gli enti attivi sul territorio della piana di Gioia Tauro chiedono un incontro con la Prefettura di Reggio...

Cassano Ionio: maltrattamenti e botte alla compagna, arrestato 39enne

CASSANO ALLO IONIO (CS) - Sono stati i carabinieri ad arrestare in flagranza del reato di maltrattamenti, ai danni della convivente, un uomo di...

Amaco, Usb «No alla privatizzazione». Dubbi sulla gara, chiesta la reintroduzione...

COSENZA - "Non tutti lo ricorderanno, ma fu il sindaco Mancini a risollevare le sorti dell’Amaco istituendo a Cosenza le strisce blu e affidandone...

Scalea: 48enne accoltellato all’uscita da un ristorante nel centro storico

SCALEA (CS) - E' un uomo di 48 anni la vittima del ferimento a coltellate avvenuto a Scalea nella serata di domenica, vigilia dell'Epifania....

share Condividi

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA