Strage della Fiumarella, 63 anni fa il disastro ferroviario che costò la vita a 71 persone
Era il 23 dicembre 1961 quando sulla linea delle Calabro Lucane, ferrovia Cosenza-Catanzaro, il treno deragliò sul binario precipando nel torrente
CATANZARO – Era il 23 dicembre 1961 quando alle ore 7:45 sulla linea delle Calabro Lucane, ferrovia Cosenza-Catanzaro, il treno diretto a Catanzaro, circa un’ora dopo la partenza dalla stazione di Soveria Mannelli, deragliò dal binario e, a causa della rottura del gancio di trazione di tipo tranviario, staccandosi dall’automotrice, precipitando nel torrente sottostante dopo un volo di circa 47 metri. All’interno del mezzo c’erano 99 passeggeri dei quali un gran numero era costituito da studenti: 69 di essi morirono nell’impatto o nelle ore seguenti, altri 2 pochi giorni dopo in ospedale; 28 risultarono feriti più o meno gravemente.
Mancuso: “Ferita incancellabile, nostro dovere è garantire sicurezza”
Oggi si è svolta a Decollatura la commemorazione del’63° anniversario dell’incidente ferroviario della Fiumarella promosso dal Comitato 23 dicembre 1961. “La perdita di 71 vite, in gran parte giovani che affrontavano quel viaggio con la speranza di un futuro migliore, rimane una ferita incancellabile per le famiglie, le comunità e tutti noi che, ancora oggi, ne custodiamo il ricordo”. Lo ha dichiarato il presidente Filippo Mancuso che – non potendo partecipare all’evento, in quanto impegnato nella seduta odierna del Consiglio regionale – ha inviato un messaggio per ricordare la tragedia avvenuta sul viadotto catanzarese 63 anni fa.
La memoria di quelle vite spezzate deve essere per noi un monito costante, un richiamo alla responsabilità e all’impegno per garantire sicurezza ed efficienza nei servizi pubblici, ma anche per costruire un futuro più giusto per la nostra regione. Il ricordo di quel dramma ci unisce, al di là di ogni differenza politica e culturale, nella convinzione che la memoria non è solo un valore ma anche una responsabilità. È nostro dovere fare in modo che il sacrificio di quelle vite innocenti non sia stato vano e che il futuro delle nuove generazioni sia costruito su basi solide di sicurezza, equità e progresso. Con profonda commozione, rinnovo il mio pensiero alle famiglie colpite da quella tragedia e a tutte le comunità che ne portano ancora oggi il peso. A loro va il mio più sentito abbraccio e l’impegno a non dimenticare mai”.