Svolta per il “caviale” di Calabria, via libera della Regione alla pesca sperimentale della sardella
A darne notizia il senatore Ernesto Rapani «La Regione Calabria ha autorizzato la pesca della sardella nelle acque del Mar Ionio e del Tirreno centro-meridionale. Un'opportunità fondamentale per il comparto ittico della nostra regione»
CORIGLIANO- ROSSANO (CS) – Semaforo verde per la pesca sperimentale della sardella. La Regione Calabria l’ha autorizzata nelle acque del Mar Ionio e del Tirreno centro-meridionale. L’iniziativa rientra nel Programma Nazionale FEAMPA 2021-2027 ed è finalizzata alla revisione e all’aggiornamento dei piani di gestione della pesca. Il progetto si inserisce nel quadro delle azioni finalizzate al miglioramento dello stato ambientale delle acque e alla gestione sostenibile delle risorse ittiche. Il senatore Ernesto Rapani ha espresso grande soddisfazione per l’autorizzazione regionale, sottolineando l’importanza di tale iniziativa per il settore della pesca calabrese: «la pesca sperimentale della sardella rappresenta un’opportunità fondamentale per il comparto ittico della nostra regione». L’intero progetto è finanziato grazie al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA), con il coinvolgimento diretto del Ministero dell’Agricoltura e della Direzione Generale per gli Affari Marittimi e la Pesca della Commissione Europea.
Questo provvedimento, frutto di un lungo lavoro di concertazione con gli enti locali e le autorità competenti, consente di coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo economico per i nostri pescatori. «L’autorizzazione della Regione Calabria – aggiunge Rapani – è un segnale positivo per il nostro territorio. Ci auguriamo che questa fase sperimentale possa portare a un riconoscimento più ampio della pesca della sardella, garantendo al contempo il rispetto delle normative europee e la tutela degli stock ittici. Il senatore Ernesto Rapani si è rivelato una figura centrale nella conquista di questo obiettivo. Grazie a un impegno costante e a numerosi incontri con gli operatori del settore, Rapani ha saputo affrontare con determinazione le problematiche legate alla pesca della sardella, un prodotto simbolo delle marinerie calabresi e della fascia jonica in particolare.
Il divieto di pesca imposto dall’UE nel 2006
Nel 2006 l’Unione Europea decretò il divieto di pesca del pesce azzurro di lunghezza inferiore agli 11 cm per tutelare l’ecosistema marino. Un vero e proprio subbuglio che portò a durissime proteste soprattutto della nostra regione. Venne allora concessa una deroga alla Calabria per la pesca al di sotto di questi limiti, ritirata però nel 2010. Di fatto la pesca alla sardella è illegale. Ed allora poiché la pesca della neonata di pesce azzurro è vietata, sempre più spesso si finisce per sopperire ai divieti utilizzando il pesce ghiaccio, tipico delle acque salmastre della Cina, al posto delle sardine. Nel corso degli anni le richiese a Bruxelles di concedere una deroga sono cadute nel vuote.
L’autorizzazione alla pesca sperimentale della sardella si inserisce in un quadro di riforme più ampio, avviato con il decreto sul fermo pesca obbligatorio firmato nel giugno 2024 dal Ministro Francesco Lollobrigida. Questa misura ha già portato significativi benefici alle marinerie dell’area jonica, garantendo maggiore flessibilità operativa alle imprese del settore ittico. Grazie alla possibilità di scegliere autonomamente i periodi di fermo pesca, i pescatori hanno potuto ottimizzare le loro attività, riducendo l’impatto economico negativo e migliorando la gestione delle risorse marine.
La Sardella, eccellenza ittica della Calabria
La sardella è da sempre uno dei prodotti tipici della Calabria, in particolare della costa jonica Cosentina e Crotonese anche se riguarda, in realtà, tutto il litorale calabrese. Dalla sua preparazione nasce la “Rosamarina”, “Nduja di Pesce” o “Caviale Calabrese” che si tramanda da generazione. Ma nell’ultimo decennio, il caviale della Calabria si scontra con le limitazioni e i divieti imposti dall’UE e dal “Regolamento Mediterraneo”.