“The Lost Legacy of Tony Gaudio”: unico documentario italiano candidato agli Oscar 2025
Importante traguardo per il film diretto da Alessandro Nucci che ha “restituito alla storia del cinema la figura di un geniale pioniere della fotografia” e primo italiano Premio Oscar. Racconta la storia di un giovane cosentino che nel 1906 parte per inseguire il suo sogno americano
COSENZA – “The Lost Legacy of Tony Gaudio”, per la regia di Alessandro Nucci, è l’unico documentario di produzione italiana tra i 169 film in lista per la candidatura come miglior lungometraggio documentario, alla 97ª edizione degli Oscar, che si terrà il 2 marzo 2025 al Dolby Theatre di Los Angeles.
Il film, già presentato nella selezione ufficiale del 32º International Film Festival EnergaCAMERIMAGE di Toruń (Polonia) e del 18º Buffalo International Film Festival (New York), finalista al 10º Fabrique du Cinéma Awards, si è da poco aggiudicato la menzione speciale della giuria alla 10ª edizione di Visioni dal Mondo, il Festival Internazionale del Documentario di Milano, con la motivazione: “per aver restituito alla storia del cinema la figura di un geniale pioniere della fotografia, con una narrazione che unisce efficacemente attraverso una cornice di finzione, testimonianze e materiale d’archivio inedito”.
Il film
Racconta la storia di un giovane calabrese che nel 1906 parte per inseguire il suo Sogno americano: è Gaetano ‘Tony’ Gaudio. Negli Stati Uniti accresce il suo talento scoperto nello studio fotografico di famiglia, attivo nel centro storico di Cosenza. La sua passione per la fotografia cinematografica lo condurrà presto a Hollywood, dove nel ‘37 raggiunge l’apice della carriera vincendo l’Oscar alla miglior fotografia per il film “Avorio nero”, diventando così il primo italiano a ottenere questo riconoscimento e anticipando di 11 anni la vittoria di Vittorio De Sica. Una statuetta, quella vinta da Gaudio, che oggi risulta smarrita e che il documentario cerca di ritrovare, ripercorrendo l’avventurosa vita di Tony tra Calabria, Torino e Stati Uniti.
Il documentario, prodotto da Open Fields Productions, è stato anche film di apertura dello stesso festival milanese ideato, fondato e diretto da Francesco Bizzarri, con la direzione artistica di Maurizio Nichetti. La premiere di Milano ha visto la partecipazione di Mauro Fiore, altro calabrese direttore della fotografia, vincitore dell‘Oscar nel 2010 per “Avatar”, film culto di James Cameron.
Fiore è infatti uno degli intervistati nel film documentario, testimone che fa da trait d’union tra il passato e il presente; tra la Calabria e gli Stati Uniti; tra emigrazione e ritorno; tra la storia e l’attualità di un mestiere che non può prescindere dalle innovazioni prodotte dai grandi visionari come Tony Gaudio.
The Lost Legacy of Tony Gaudio entra ora, quindi, in una rosa molto prestigiosa di titoli provenienti da tutto il mondo, che si contenderanno i 5 posti a disposizione per le nomination agli Oscar 2025 come miglior documentario, 88 anni dopo quella prima statuetta italiana vinta da Gaudio ed oggi andata misteriosamente perduta.
Il documentario – già in proiezione tra dicembre ’24 e febbraio ’25 in sale selezionate di Los Angeles, della Calabria e del Piemonte – è stato realizzato in coproduzione con Officina38, in associazione con Broken Typewriter Productions, con il contributo di Fondazione Calabria Film Commission e Film Commission Torino Piemonte, con il patrocino di Comune di Cosenza, Città di Torino e Comune di Marzi, con il supporto di The Tony Gaudio Foundation for the Cinematic Arts e la partecipazione delle aziende La Molazza e Carpe Naturam.