Tragico incidente sul lavoro, operaio di 38 anni muore dopo la caduta da un’impalcatura

La tragedia si è verificata questa mattina. L'operaio lavorava per un'azienda di profilati. Il 38enne è la prima vittima di un incidente sul lavoro del 2025 in Italia e in Calabria

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LAMEZIA TERME – Tragico incidente sul lavoro questa mattina nell’area industriale di San Pietro Lametino. Secondo quanto ricostruito un operaio ha perso la vita dopo essere caduto da una impalcatura all’interno di un’azienda di profilati, da un’altezza di circa 6 metri sbattendo violentemente la testa. La vittima, Francesco Stella, aveva 38 anni.

Inutili i tentativi del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto. Sul posto la Polizia di Stato, il medico legale e il magistrato di turno. Sono in corso accertamenti per verificare la dinamica esatta dell’accaduto. Sul posto anche anche ispettori dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro. L’incidente mortale sul lavoro è il primo del 2025 in Calabria e nell’intero Paese.

UIL Calabria: “Ogni morte sul lavoro è un fallimento”

La Uil Calabria esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio che ha tragicamente perso la vita cadendo da un’impalcatura in un cantiere a Lamezia. Questa ennesima tragedia rappresenta un drammatico monito per tutti: il lavoro non può e non deve mai trasformarsi in un rischio mortale. “Ogni morte sul lavoro è un fallimento collettivo della nostra società – dichiara Mariaelena Senese, Segretaria generale della Uil Calabria – il nostro impegno quotidiano, attraverso campagne come Zero morti sul lavoro, è quello di ribadire con forza che ogni vita persa è una ferita inaccettabile per la dignità del lavoro e per il futuro della nostra regione”.

La Segretaria ha ricordato anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel discorso di fine anno ha sottolineato la necessità di mettere la sicurezza sul lavoro al centro dell’agenda nazionale. “Le sue parole – aggiunge la Segretaria generale della Uil Calabria – devono tradursi in azioni immediate: non possiamo più tollerare ritardi o superficialità. I dati sulle morti bianche, particolarmente in Calabria, parlano di un’emergenza che richiede risposte straordinarie”.

La Uil Calabria lancia quindi un appello alle istituzioni e al mondo delle imprese per: rafforzare i controlli ispettivi per garantire che le norme di sicurezza vengano rispettate e applicate rigorosamente; investire nella formazione continua sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, affinché siano pienamente consapevoli dei rischi e dell’importanza dell’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuale e promuovere una cultura della sicurezza, nella convinzione che la prevenzione deve diventare una priorità condivisa da tutti, attraverso campagne di sensibilizzazione e un dialogo costante tra parti sociali, imprese e istituzioni. La Uil Calabria ribadisce l’urgenza di aprire un tavolo straordinario con la Regione Calabria per implementare un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro. “Non possiamo più rimandare – conclude Mariaelena Senese – ogni lavoratore ha diritto a tornare a casa sano e salvo. Ogni morte evitabile è una responsabilità che dobbiamo assumerci come collettività”. La Uil Calabria continuerà a essere in prima linea in questa battaglia, portando avanti con determinazione la campagna Zero morti sul lavoro, affinché tragedie come quella di Lamezia appartengano al passato e mai più si ripetano.

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