Tridico, l’appello: “la battaglia per le prossime regionali Calabria parta dal M5S”
"Il Movimento Cinque Stelle, nella nostra regione è stato il primo partito dell'opposizione alle ultime Europee dello scorso giugno". ha dichiarato il parlamentare pentastellato
CATANZARO – “La battaglia per le prossime elezioni regionali in Calabria deve partire dal Movimento Cinque Stelle, che nella regione è stato il primo partito dell’opposizione alle ultime Europee dello scorso giugno. Dobbiamo aggregare le altre forze politiche in coalizione, cercando di convergere attorno a un programma comune. Questo è possibile, però è imprescindibile che il Movimento Cinque Stelle abbia una voce forte nella determinazione della candidatura alla presidenza”. Lo ha detto Pasquale Tridico, presidente della Commissione per le questioni fiscali e capo della delegazione M5S in seno al Parlamento europeo – riporta una nota – in un’intervista andata in onda su Radio Crt.
“Alle ultime elezioni regionali – ha sostenuto il parlamentare europeo pentastellato – i progressisti erano divisi, c’era una compagine attorno a De Magistris, che fece un buon risultato. Poi c’era il Pd con il Movimento Cinque Stelle. Le divisioni in questo campo sono dannose, non consentono di raccogliere il voto degli indecisi, non permettono di fermare l’astensionismo. Bisogna presentare una candidatura qualificata, condivisa, unica. Darò il mio contributo anche in questa battaglia, ma non da candidato, dovendo e volendo rispettare il mandato attuale, che mi hanno assegnato 120mila elettori, non soltanto calabresi”.
Tridico, nel corso della trasmissione, ha poi posto l’accento sulla necessità e l’urgenza di modificare i criteri di ripartizione del Fondo sanitario “poiché – ha detto – quelli vigenti penalizzano la Calabria e l’intero Sud. La questione più drammatica per la nostra regione è evidenziata dal dato sulla mortalità infantile: muoiono 4,42 bambini ogni 1000 nati. È un dato devastante, da Paesi in via di sviluppo, che riflette la scarsa qualità della politica sanitaria della nostra regione, ancora prigioniera del commissariamento sanitario e limitata sul piano dei finanziamenti statali e della spesa”.