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“Campare cento anni”: Italia longeva con oltre 23mila centenari, 8 su 10 sono donne

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“Campare cento anni”: Italia longeva con oltre 23mila centenari, 8 su 10 sono donne

Secondo l’Istat, gli over 100 sono aumentati di oltre 2mila rispetto al 2024, con 724 ultras 105enni e 19 supercentenari. La maggior parte vive ancora in famiglia, soprattutto nel Sud

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cento anni anziani

ROMA – In Italia si “campa cento anni”; si potrebbe definire così il nostro Paese, in cui le culle restano spesso vuote mentre invece gli anziani vivono sempre più a lungo. Sono oltre 23mila i centenari in Italia, con una netta prevalenza femminile: otto su dieci sono donne, secondo l’ultimo rapporto Istat aggiornato al 1° gennaio 2025. Tra i nomi più diffusi tra gli over 100 figurano ancora Maria e Giuseppe, un tempo molto comuni ma oggi in disuso. Quasi l’83% dei centenari è di sesso femminile. Rispetto al 2009, quando erano 10.158, il numero di centenari è più che raddoppiato (+130%). La crescita non è stata lineare: tra il 2015 e il 2019 si è registrata una flessione dovuta all’ingresso tra gli ultracentenari delle generazioni nate durante la Prima Guerra Mondiale, meno numerose.

Semi supercentenari

I cosiddetti semi-supercentenari, ovvero le persone dai 105 anni in su, sono 724, in aumento rispetto ai 654 del 2024. La maggioranza è donna: 657 su 724 (90,7%). I supercentenari, con 110 anni o più, sono 19, solo uno dei quali maschio. Tra il 2009 e il 2025, 8.980 persone hanno superato i 105 anni: 7.956 donne (88%) e 1.024 uomini (12%). Tra gli over 105, la maggior parte è vedova o vedovo: 86% delle donne e 80% degli uomini. Le nubili rappresentano il 12% delle donne, il doppio dei celibi (6%); le donne coniugate sono solo l’1%, mentre gli uomini coniugati quasi il 14%, a conferma della maggiore longevità femminile.

regioni centenari istat

Il decano d’Italia è in Basilicata

Fino a ottobre 2025, il decano d’Italia è un uomo residente in Basilicata, con oltre 111 anni; la decana d’Italia, residente in Campania, tra pochi giorni festeggerà i 115 anni. A livello mondiale, tra i viventi, il record per le donne è di 116 anni e per gli uomini di 112 anni. La distribuzione territoriale dei centenari mostra differenze significative. In valore assoluto, la Lombardia guida la classifica (quasi 4 mila), seguita da Lazio ed Emilia-Romagna (oltre 2 mila ciascuna). In termini relativi, il Molise ha circa 61 centenari ogni 100 mila residenti, mentre la Liguria, storicamente regione a più forte invecchiamento, ne conta 59,4 ogni 100 mila. Tra le province, spiccano Isernia (78,7), Nuoro (65,5) e Siena e Gorizia (63,5). Tra le province liguri, Imperia ne conta 61,2, Genova 61,1 e La Spezia 61,0.

Per quanto riguarda i semi-supercentenari, la Valle d’Aosta ne ha la maggiore concentrazione (2,4 ogni 100 mila residenti), seguita dalla Liguria (2,3), Marche (2,0) e Basilicata (1,9). Tra le province, Nuoro guida con 4,6 ogni 100 mila abitanti. Circa l’89% dei centenari vive in famiglia, mentre solo 2.598 risiedono in strutture istituzionalizzate. Tra i supercentenari, la quota di chi vive in famiglia sale al 91%, evidenziando come l’assistenza familiare contribuisca a una maggiore qualità della vita. L’Istat evidenzia inoltre che, superati i 105 anni, il rischio di morte non aumenta in maniera esponenziale. A 105 anni la probabilità di decesso è del 48% e rimane sostanzialmente costante fino ai 112 anni, suggerendo un “plateau” della mortalità per i semi-supercentenari.

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