RENDE – Di contrasto alle dipendenze da droga, se n’è discusso all’UniCal, con il procuratore della Repubblica di Cosenza, Vincenzo Capomolla, che ha incontrato gli studenti di Scienze dell’Educazione.
Capomolla: “l’uso di sostanze stupefacenti, tra i più giovani, desta forte preoccupazione”
Per il procuratore Capomolla, “il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti, in particolare tra i più giovani, continua a destare forte preoccupazione. Nel territorio di Cosenza – ha spiegato sempre Capomolla – la diffusione del traffico e del consumo di droga rappresenta un’emergenza sociale sempre più evidente, aggravata da recenti episodi con esiti drammatici. Le dipendenze mostrano profili inquietanti e richiedono un’azione coordinata per arginare questo problema”.
Nella lotta alla droga serve un’autentica “educazione della libertà interiore”
Com’è stato evidenziato durante il seminario, promosso dal corso universitari di Pedagogia dell’Antimafia e come ha ribadito lo stesso procuratore, la lotta alla droga non può limitarsi alla tutela della legge, ma deve tradursi in un’autentica “educazione alla libertà interiore” e in una vera e propria “cura dell’anima collettiva.
“Il dramma delle droghe è considerato come una manifestazione della più ampia crisi dell’uomo contemporaneo, spesso disorientato e privo di senso e relazioni. In questa prospettiva, il vero antidoto alle dipendenze risiede nella riscoperta della coscienza del bene e nella promozione della giustizia, valori richiamati anche dall’insegnamento del giudice Paolo Borsellino“.
