CROTONE – Nuovi arresti a Crotone nell’inchiesta sui concorsi scolastici che ha svelato un sistema di corruzione e favoritismi sui corsi di formazione scolastici e universitari. Nei giorni scorsi erano state eseguite già altre misure cautelari nei confronti di personale legato all’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini–Santoni” di Crotone. Questa mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Giovanni Carbone, 64enne, già docente e dipendente del MIUR, nonché titolare di quote societarie in una s.r.l.s. con sede a Roma, attiva nel settore dei servizi didattici, ricreativi e della formazione professionale.
Corruzione: le risposte ai test in cambio di 5mila euro
L’uomo, che rivestiva anche il ruolo di figura di collegamento tra le scuole e l’Università telematica e-Campus, è ritenuto coinvolto nei reati di corruzione e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, in concorso con altri soggetti non ancora identificati. Secondo quanto emerso dalle indagini, C.G. sarebbe stato parte di un presunto sistema di rivelazione anticipata delle risposte ai test preselettivi del concorso TFA sostegno 2021-2022, bandito dalla Link Campus University di Roma.
Un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio – ancora ignoto – avrebbe fornito, fanno sapere gli investigatori – le risposte in anticipo, dietro compenso, a intermediari tra cui C.G., che a sua volta avrebbe ricevuto o promesso somme fino a 5.000 euro. Le risposte venivano poi trasmesse a numerosi candidati tramite S.I., 69enne già dirigente scolastica a Crotone, e C.E., 40enne, responsabile del polo e-Campus locale.
Sospese due docenti
Parallelamente, il Tribunale ha disposto la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e del pubblico servizio fino al termine dell’anno scolastico 2025-2026 per due docenti dell’Istituto “Pertini–Santoni”, Francesca Arcuri (52), e Lucia Rita Muscò (64) collaboratrici del dirigente scolastico. Le due insegnanti sono accusate, a vario titolo, di falso ideologico, falso materiale, truffa aggravata e concussione. Secondo le ricostruzioni, la prima, componente della commissione esaminatrice per la selezione di 25 educatori professionali destinati al sostegno di studenti con disabilità, avrebbe:
– attestato falsamente la presentazione di domande mai pervenute;
– attribuito punteggi di idoneità a candidati senza reale valutazione, basandosi su curriculum mendaci;
– contribuito all’attivazione di contratti a favore di candidate prive dei requisiti;
– omesso accorgimenti per celare le assenze ingiustificate della figlia della dirigente S.I., causando un indebito pagamento di 3.376,44 euro.
La 64enne invece, vicaria della dirigente scolastica, è accusata di:
– aver redatto un documento falso attestante la regolarità di una domanda presentata tardivamente;
– aver esercitato pressioni sui commissari d’esame affinché promuovessero un candidato esterno, minacciando ripercussioni sulla libera professione futura.
L’inchiesta
Nei giorni scorsi, il 12 novembre, erano state arrestate altre due persone Ida Sisca, 69 anni, ex dirigente scolastica dell’Istituto “Pertini”, e Ernesto Calabretta, 40 anni, titolare di un centro privato di corsi di formazione scolastici e universitari e genero della dirigente. Entrambi erano finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di avere partecipato all’articolato sistema di condotte illecite finalizzate a ottenere vantaggi personali o familiari, con accuse che spaziano dal peculato alla corruzione, dalla truffa alla concussione, fino al falso ideologico e materiale e alla rivelazione di segreti d’ufficio. La preside è indagata per concussione, peculato, falso ideologico, induzione indebita, truffa e corruzione, mentre il genero risponde, tra l’altro, di corruzione e presunta frode processuale per la manomissione di prove a seguito del sequestro del proprio telefono cellulare.
I nuovi destinatari delle misure cautelari sarebbero coinvolti, a vario titolo e con diverso grado di responsabilità, nei reati contestati nell’inchiesta che ha interessato anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini-Santoni” di Crotone per fatti accaduti quando a dirigere la scuola era Ida Sisca. Complessivamente gli indagati sono 23.
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