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Cosenza, l’associazione La Kasbah rischia di rimanere senza sede. La ReSST si appella alla Regione

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Cosenza, l’associazione La Kasbah rischia di rimanere senza sede. La ReSST si appella alla Regione

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COSENZA – La Rete Italiana per il Supporto alle Persone Sopravvissute a Tortura (ReSST), di cui Medici Senza Frontiere (MSF) fa parte, si appella alla Regione Calabria. L’obiettivo è chiedere una nuova sede operativa per l’associazione culturale multietnica La Kasbah, che dal 2012 opera Cosenza con un’équipe socio-sanitaria che collabora con l’ASL e con una rete di medici del territorio per offrire servizi di riabilitazione a persone che hanno subito tortura e gravi violenze.

Una realtà operativa ed efficiente che in 13 anni ha seguito e completato quasi 1.000 percorsi riabilitativi. Oggi, però, la sede dove opera l’équipe, concessa dalla Regione Calabria, deve essere sottoposta a ristrutturazione. ReSST parla di una “mancata individuazione di una sede alternativa, nonostante i vari tentativi da parte dell’associazione promotrice”.

Non avere una sede, si legge nella lettera inviata alla Regione, “costringerebbe il team a sospendere le attività, con conseguenze importanti sulla continuità di cure per questa popolazione così fragile di persone e, praltro, con il conseguente rischio di congestionamento dei Centri di Salute Mentale e di altre strutture sanitarie del territorio”. Per questo, la ReSST com questa lettera punta a chiedere alla Regione Calabria di individuare rapidamente una soluzione che permetta all’associazione La Kasbah di proseguire il proprio lavoro in una nuova sede.

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