Area Urbana
Cosenza: non c’è pace per l’albero dell’ANMIL, rubati per il terzo anno i caschi da lavoro
COSENZA – “Una città frequentata da persone incivili e insensibili. Bande di soggetti che imperversano nelle tenebre e che, incuranti delle regole e del rispetto delle più elementari regle di convivenza, si abbandonano ai più beceri atti di vandalismo urbano”. E’ la denuncia di Antonio Domma, presidente territoriale ANMIL di Cosenza, sulla pagina Facebook dell’associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro.
“Così si spiega la razzia per il terzo anno consecutivo, dei caschi da lavoro installati in pieno centro sull’albero della sicurezza dall’A.N.M.I.L., e nonostante le reiterate denunce, sono costretto – scrive Domma – anche quest’anno a denunciare pubblicamente il furto avvenuto la scorsa notte di parte dei caschi simboleggianti la piaga delle morti sui luoghi di lavoro”.
“Non mi dilungo nello spiegare il significato altamente simbolico del nostro particolare albero di Natale, ne voglio ricordare in questo momento i numeri drammatici delle vittime sul lavoro in Italia e nel nostro mezzogiorno. La vergogna che merita di essere denunciata riguarda l’ennesimo furto subito, uno scempio, un oltraggio, una vergogna”.
“La Città europea quella candidata a Città della cultura, è la città che ruba i caschi, che deturpa i monumenti e la strade del centro con bottiglie e lattine vuote e i rifiuti nelle notti di baldorie, che vandalizza le villette pubbliche, che offende la memoria delle vittime sul lavoro. Cosa fanno le forze dell’ordine e il Prefetto, a cosa servono le telecamere a circuito chiuso disseminati lungo tutto il corso principale? Ci meravigliamo del perché Cosenza è agli ultimi posti della classifica nazionale per vivibilità? Il grado di civiltà ahimè, è sotto gli occhi di tutti, come pure la capacità degli organi preposti al controllo del territorio e dei vandali. Vergogna”.



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