COSENZA – “La cittadinanza ci ha segnalato, attraverso delle fotografie, un triste episodio che colpisce tutti i cittadini che credono nella democrazia e nella salvaguardia dei diritti umani: è stata rimossa la targa commemorativa per le vittime delle foibe, che andava ad intitolare appunto il “Largo Vittime delle Foibe“. Largo nel quale, ogni anno il 10 febbraio, Gioventù Nazionale Cosenza omaggia le vittime uccise dai partigiani di Tito“. E’ quanto scrive su Facebook il Coordinamento Provinciale di Cosenza di GN: “da ciò che si evince dalle immagini a noi pervenute e che qui alleghiamo, la targa commemorativa è stata rimossa per “far spazio” al logo/insegna di una nuova apertura commerciale”.
“Siamo sicuramente felici che la città di Cosenza – dichiara Gianmarco Falduti, presidente cittadino di GN Cosenza – cresca in una prospettiva economica e/o commerciale, attraverso l’apertura di nuovi negozi e/o punti vendita, poiché questi generano anche posti di lavoro. Tutto ciò però deve rientrare sempre nei limiti delle libertà costituzionalmente garantite e del rispetto dei diritti altrui. Ci meravigliamo, inoltre, come l’amministrazione comunale abbia permesso tutto ciò, senza svolgere il ruolo di controllo che le compete in questi casi”.
“Questo gesto da parte dell’amministrazione comunale calpesta l’importanza della memoria di stragi come questa e va a ledere le generazioni future. L’eliminare una targa commemorativa equivale ad eliminare dalla memoria questi gesti inumani, e la memoria è fondamentalmente per far sì che gesti come questi non si ripetano mai più”.
Anche il Coordinamento regionale di Fratelli d’Italia interviene in merito, definendo quanto accaduto, un “atto di mancato rispetto per chi venne trucidato in quel periodo storico e per le migliaia di italiani che furono costretti ad abbandonare le proprie terre d’origine”. FdI chiede all’Amministrazione comunale di ripristinare la targa commemorativa, che è stata tolta per far spazio all’insegna di una nuova apertura commerciale.
“Un atto ingiustificabile, grave, frutto dell’intolleranza che segue quelli registrati qualche tempo fa con il lancio di vernice rossa e di scritte inneggianti al maresciallo Tito – continua il Coordinamento di FdI -. Non si deve avere paura della memoria, che è invece un atto di grande civiltà e segno di una matura e compiuta democrazia. Qualcuno, forse, continua a dimenticare che è stato deciso con una legge dello Stato, all’unanimità, di istituire il “Giorno del ricordo”, giornata che deve diventare patrimonio collettivo. Pertanto, chiediamo all’Amministrazione comunale di attivarsi per ripristinare al più presto la targa rimossa ed interrompere immediatamente quel percorso intrapreso da fanatici cultori dell’odio e da chi vuole eliminare il nostro passato”.
