Area Urbana
Cosenza, via libera all’Hotel Cinquestelle in via Popilia: Valle Crati approva gli scarichi e sblocca l’iter
Arriva il via libera per l’hotel a cinquestelle di via Popilia. Concesso il parere necessario per il permesso a costruire dopo un’approfondita verifica tecnico-ambientale. Granata: “Siamo gli unici nel Mezzogiorno ad applicare concretamente il catasto degli scarichi”
COSENZA – La realizzazione dell’Hotel Cinquestelle in Via Popilia a Cosenza, compie un passo decisivo: il Consorzio Valle Crati ha espresso il parere positivo preventivo sugli scarichi, atto indispensabile per ottenere il permesso a costruire. Il Presidente del Consorzio, Maximiliano Granata, sottolinea: «Nel Mezzogiorno siamo gli unici ad aver istituito il catasto degli scarichi».
Come ricorda lo stesso Granata, dopo l’istituzione del catasto degli scarichi l’autorizzazione del Consorzio è divenuta un passaggio obbligatorio prima del rilascio del permesso edilizio: «Un riconoscimento che ribadisce in modo inequivocabile la competenza del Consorzio Valle Crati in materia e il ruolo di garanzia pubblica esercitato sul territorio per assicurare il corretto convogliamento e trattamento dei reflui fognari».
La richiesta del Comune di Cosenza era collegata al ricorso presentato dal Consorzio — rappresentato dall’avv. Luigi Monaco — contro l’ente municipale e contro la società 3R S.r.l. di Figline Vegliaturo, titolare del progetto dell’hotel, per la mancata acquisizione dell’autorizzazione allo scarico. L’udienza è fissata per il 16 dicembre 2025.
Granata ricorda che «il Consorzio Valle Crati è l’unico nel Mezzogiorno ad applicarlo concretamente, garantendo un sistema di controllo avanzato e pienamente conforme alle normative ambientali».
Il parere positivo e le condizioni sugli scarichi
A seguito della piena collaborazione tra Comune di Cosenza e 3R S.r.l., e dopo un’attenta disamina della documentazione, il Consorzio Valle Crati — con atto del 2 dicembre 2025, firmato dall’Ing. Oreste Citrea — ha espresso parere positivo preventivo per la realizzazione dell’hotel, inserendo precise condizioni tecniche relative agli scarichi. Nel provvedimento viene richiesto che:
– il refluo sia esclusivamente di tipo domestico, art. 74 comma 1 lettera g, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
– il refluo abbia concentrazioni inferiori ai limiti fissati dalla colonna B della Tabella 3, allegato V alla Parte III del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
– è severamente vietato lo scarico di acque meteoriche di dilavamento e delle acque di prima e seconda pioggia nella pubblica fognatura;
– è severamente vietato scaricare in pubblica fognatura le acque trattenute nelle vasche di prima pioggia, poiché possono contenere «sostanze pericolose, cancerogene e pericolose per l’ambiente acquatico» ai sensi del D.Lgs. 152/2006;
– è severamente vietato immettere acque di eventuale processo nella pubblica fognatura;
– una relazione tecnica chiarisca, prima dell’agibilità, la gestione delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di prima/seconda pioggia, art. 113 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
– l’allaccio avvenga su pozzetto già esistente della rete fognaria consortile, previa richiesta al Consorzio Valle Crati, prima del deposito della Segnalazione Certificata di Agibilità (art. 24 DPR 380/2001 e s.m.i.);
– il pozzetto di allaccio sia di libero accesso alla Kratos Scarl;
– il collegamento avvenga in presenza dei tecnici della Kratos Scarl, concessionaria della rete consortile.
Il presidente Granata conclude sintetizzando l’importanza dell’intero processo: «Il Consorzio Valle Crati, ricorda il presidente, è l’unico nel Mezzogiorno ad applicarlo concretamente, garantendo un sistema di controllo avanzato e pienamente conforme alle normative ambientali».



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