Acri: la rivincita di Frosparo, Cofone ci riprova “sono un politico così come mamma m’ha fatto”
ACRI (CS) – Il politico perde il pelo, ma raddoppia il vizio. Nel 2017 il suo discorso durate un comizio in piazza fece il giro della rete, divenendo in poco più di mezza giornata una sequenza virale di strafalcioni, citazioni incerte e molta autoironia. Oggi Angelo Cofone, conosciuto da tutti come Fosparo per via della sua voluminosa capigliatura, ci ha riprovato, riuscendo ad infilarsi nella lista del medico Natale Zanfini, candidato sostenuto da una corazzata civica che però non è riuscita a sfilare la sedia a Capalbo che vi rimarrà sopra ancora per i prossimi cinque anni.
Ma chi è Frosparo?
Di lui non si può certo dire che sia un prodigio dell’arrivismo, un genio dell’intrallazzo bipartisan, un talento di strategia camaleontica. Insomma del politico non c’avrebbe proprio niente, se non fosse per quel suo tono sornione e anche un po’ malizioso che alla fine ti conquista. “La politica è una cosa seria”: il rimprovero che gli muovono più spesso cade sotto l’impietoso confronto con gli infiniti modelli di professionisti di ruolo che nascondono, sotto la mise del politico per vocazione, persistente inettitudine e vanità patologica.
In questa speciale pagina del nostro Diario vi raccontiamo quello che sembra più un fuoriclasse di autoironia più che di strategia politica.