Il dramma della Spagna sepolta dal fango: 158 morti, dispersi intrappolati nelle auto «scene catastrofiche»
«Una catastrofe». Così i soccorritori descrivono la situazione nella regione di Valencia, in Castiglia-La Mancia e in Andalusia, devastata da una violentissima ondata di maltempo che ha provocato finora 158 morti e un numero imprecisato di dispersi
VALENCIA – «Una catastrofe». Così i soccorritori descrivono la situazione nella regione di Valencia, in Castiglia-La Mancia e in Andalusia, devastata da una violentissima ondata di maltempo che ha provocato finora 158 morti e un imprecisato il numero dei dispersi. Le ricerche delle vittime vanno avanti senza sosta. Molte le persone intrappolate all’interno delle proprie auto e trascinate dalla furia delle acque di torrenti e fiumi straripati, come ha spiegato il ministro dei trasporti Óscar Puente: “Purtroppo ci sono persone morte all’interno di alcuni veicoli”, ha dichiarato riferendosi alle centinaia di auto e camion bloccati sulle strade coperte di fango. E la ministra della Difesa, Margarita Robles, si è detta “non ottimista” sulle prospettive che il bilancio dei morti possa aggravarsi, ribadendo che “non possiamo precisare il numero esatto”, delle vittime.
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, e il leader del PP all’opposizione, Alberto Núñez Feijóo, sono a Valencia per visitare il centro di coordinamento delle emergenze e la zona colpita dai danni. I soccorritori continuano a cercare tra il fango e le macerie. Da oggi è stata dispiegata nelle zone più colpite anche una unità militare specializzata con cani da soccorso. Oltre 120.000 gli sfollati, almeno 500 persone hanno pernottato in alberghi della regione di Valencia, dove sono impegnati oltre mille militari dell’Unità di emergenza dell’esercito per liberare 119 strade regionali isolate dal fango e dai detriti portati dalle piogge torrenziali. Oltre 250 persone sono state salvate da elicotteri e 70 via terra. Ci sono però ancora interi paesi sepolti dal fango, Interi paesi sepolti dal fango, come Paiporta, dove si registrano 40 morti e continua da martedì l’interruzione delle forniture idriche ed elettriche.
Intanto è stato emesso intanto stamattina un nuovo avviso meteo per una parte della regione di Valencia già devastata dalla tragedia di ieri. L’agenzia meteorologica statale Aemet ha emesso, su X, il suo livello di allerta più alto per la provincia di Castellon. “Ci sono già fortissime tempeste nella zona, soprattutto a nord di Castellon – ha scritto Aemet – Il maltempo continua! Fate attenzione!” ha aggiunto, invitando le persone a non mettersi in viaggio. La Protezione civile spagnola ha inviato quindi un messaggio proprio agli abitanti di Castellón affinché “in caso di forti piogge” rimangano nelle loro case “in zone elevate” e, se sono per strada, “si riparino nei punti alti”. La Protezione civile chiede inoltre che non si viaggi sulle strade dopo la nuova allerta meteo.