Rivoluzione nell’informazione: per una Calabria libera, vera e protagonista

Un nuovo network giornalistico per dare voce alla nostra terra: contro il silenzio dei colossi e l’inerzia della politica, l’informazione si unisce per ispirare il cambiamento e costruire il futuro

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COSENZA – L’inizio di un nuovo anno è sempre un momento di riflessione e progettualità. Per questo, come direttore de La Novità Online, ho deciso di avviare il 2025 con un messaggio chiaro: è necessario ripensare l’informazione nella nostra regione, trasformandola in uno strumento autentico, libero e indipendente. Un giornalismo capace di restituire alla Calabria una narrazione vera, fatta di pluralismo e di visioni. La nostra terra merita questo.

Quando Camillo Tripicchio, editore di Quicosenza, una delle principali testate Web della regione, mi ha proposto di condividere i miei editoriali sulla sua piattaforma, non ho esitato. Ho accettato con entusiasmo, perché vedo in questa collaborazione la possibilità di costruire qualcosa di nuovo: un network di realtà giornalistiche autonome ma unite dal comune obiettivo di servire la verità e la libertà d’informazione.

Un network contro il monopolio dell’informazione

Il network che immagino non è l’espressione di una sola proprietà o di un’unica visione, ma un autentico spazio di interconnessione tra realtà diverse. Penso a una rete composta da testate con obiettivi, mercati e proprietà differenti, ma che condividano un denominatore comune: l’idea di resistere ai grandi colossi dell’informazione, spesso omologati e distanti dalle specificità territoriali.

Per spiegare meglio questa visione, faccio un parallelo con il settore alimentare. I grandi colossi del fast-food dominano il mercato in termini di fatturato, ma è noto che la qualità del loro prodotto lascia a desiderare. Al contrario, realtà come Slow Food, pur avendo numeri molto più piccoli, rappresentano un baluardo di qualità e autenticità. Ecco, noi dobbiamo essere lo Slow Food dell’informazione calabrese: offrire contenuti di qualità, valorizzare le specificità locali, dare dignità al nostro lavoro e ai nostri lettori.

Una terra piena di sfide: sanità, trasporti e giovani

Operiamo in una regione che affronta sfide gigantesche. La sanità calabrese è al collasso, intrappolata in una gestione commissariale che ha fallito nel suo obiettivo di risanamento. I trasporti sono relegati ai margini delle strategie nazionali, e lo spopolamento dei piccoli centri urbani sta cancellando la memoria antropologica del nostro territorio.

Il 2025, nonostante le speranze, si prospetta un anno in cui questi problemi continueranno a pesare. E non possiamo ignorare la responsabilità politica di chi avrebbe potuto e dovuto fare di più. Il presidente della Regione Calabria, forte di poteri straordinari soprattutto in ambito sanitario, non ha saputo sfruttare il suo ruolo per ottenere risultati concreti. Anzi, di fronte alla minaccia dell’autonomia differenziata, che rappresenta un colpo mortale per il Sud e per la Calabria in particolare, ha preferito, in primo momento, lodare una legge che di fatto condannava la nostra regione a una marginalità perpetua. Ora è facile contestare ma all’inizio invece di rappresentare il territorio si è preferito privilegiare gli equilibri politici nazionali.

La Calabria e l’emergenza povertà: un quadro allarmante

La Calabria sta affrontando una crisi economica e sociale senza precedenti

, con dati sulla povertà che delineano una situazione estremamente preoccupante. Secondo l’Istat, nel 2023 il 20,7% della popolazione calabrese viveva in condizioni di povertà assoluta, un aumento significativo rispetto al 12% registrato l’anno precedente. Questo significa che oltre un quinto dei cittadini calabresi si trova in uno stato di miseria, evidenziando un peggioramento drastico delle condizioni di vita nella regione.

I dati Svimez confermano questa tendenza negativa. Negli ultimi vent’anni, la Calabria ha visto emigrare oltre un milione di persone, con una perdita netta di 1,1 milioni di residenti. Tra il 2002 e il 2021, il Mezzogiorno ha subito un deflusso netto di 808.000 giovani sotto i 35 anni, di cui 263.000 laureati, indicando una fuga di capitale umano qualificato che impoverisce ulteriormente il tessuto socioeconomico regionale.

Inoltre, il rapporto Svimez evidenzia che, nonostante una crescita dell’occupazione tra il 2020 e il 2022, il numero di persone in povertà assoluta nel Mezzogiorno è aumentato di 250.000 unità, mentre nel Centro-Nord è diminuito di 170.000. Questo paradosso sottolinea come avere un lavoro non garantisca più l’uscita dalla povertà, soprattutto in una regione come la Calabria, dove la qualità dell’occupazione è spesso precaria e mal remunerata.

Questi dati mettono in luce l’urgenza di interventi strutturali per affrontare la crescente povertà e l’emigrazione giovanile, fenomeni che minacciano il futuro della Calabria. È fondamentale promuovere politiche che incentivino lo sviluppo economico, migliorino i servizi essenziali e offrano opportunità concrete ai giovani, affinché possano costruire il loro futuro nella propria terra, contribuendo al suo rilancio e alla sua crescita.

Il risentimento e la sfida del rinnovamento

Dentro un quadro drammatico come quello delineato il distacco dei calabresi dalla politica è sempre più evidente: oltre il 60% degli aventi diritto non vota più. Questo non è solo un segnale di sfiducia, ma un vero e proprio disprezzo verso una classe dirigente percepita come inadeguata e lontana dai bisogni dei calabresi. Se questa classe politica non prenderà atto delle sue responsabilità e non favorirà un rinnovamento reale e meritocratico, rischiamo che il malcontento si trasformi in risentimento. E quando il risentimento cresce, il rischio di derive pericolose non è lontano.

Un giornalismo che ispira e guida

In questo contesto, il giornalismo deve assumersi la responsabilità di essere guida e ispirazione. Abbiamo bisogno di giornalisti con visioni, con idee capaci di stimolare il dibattito e di illuminare la strada per il cambiamento. Le testate indipendenti possono diventare incubatrici di movimenti e correnti di pensiero, strumenti fondamentali per innovare la politica, l’economia e la società.

Con questa collaborazione tra Quicosenza e La Novità Online, speriamo di avviare un nuovo modello informativo. Un modello che guardi al futuro e che, chissà, possa rappresentare il primo passo verso un grande network regionale, capace di fare della Calabria un luogo dove l’informazione sia davvero al servizio del progresso e della giustizia.

Auguro a tutti i lettori un prospero 2025. Che sia un anno di rinascita, di impegno e di speranza per la nostra terra.

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