Calabria
Fiamme sui terreni confiscati alle mafie: incendi che colpiscono progetti simbolo di legalità e rinascita
MELITO PORTO SALVO (RC) – Due episodi criminali accomunati evidentemente da un chiaro obiettivo: colpire i beni confiscati alla criminalità organizzata, simbolo di riscatto civile. A Melito Porto Salvo e a Gioia Tauro, le fiamme hanno devastato progetti nati per restituire dignità e futuro a territori feriti dalla presenza mafiosa.
A Melito, un incendio doloso ha distrutto le alberature piantate su 12 ettari di terreno confiscato alla ‘ndrangheta, destinati a un progetto di riforestazione urbana promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. I lavori erano quasi completati, e l’area era stata assegnata al Comune per un intervento di rigenerazione ambientale e sociale.
Durissima la reazione del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e del consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, che hanno espresso “ferma condanna e totale indignazione per chi ha provato a cancellare col fuoco un’opera di speranza, un bene della collettività melitese e metropolitana”. “Un gesto criminale – hanno aggiunto – che colpisce la legalità e le coscienze di chi ogni giorno lavora per una società libera dalle mafie”.
Non meno grave quanto accaduto a Gioia Tauro, dove un altro rogo ha distrutto il raccolto di grano biologico della cooperativa sociale Valle del Marro, aderente a Libera, attiva da oltre vent’anni nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità. Il terreno si trova in località Pontevecchio, ed è stato colpito per la quarta volta in meno di un mese.
“Un attacco vile e ripetuto che non può lasciarci indifferenti” ha dichiarato il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Pd Calabria, parlando a nome del partito. “È evidente il tentativo di colpire un’esperienza virtuosa che crea lavoro pulito e trasmette speranza al territorio”. Il Partito Democratico calabrese ha espresso solidarietà piena alla cooperativa, al presidente e a tutti i lavoratori impegnati quotidianamente in un modello concreto di legalità e sviluppo. “Siamo e saremo al loro fianco, senza esitazione” ha concluso Irto. In entrambi i casi sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per risalire agli autori di questi gesti criminali. Intanto, dalle istituzioni e dalla società civile, si leva una sola voce: non arretrare di fronte alla violenza mafiosa, ma continuare a coltivare – nel vero senso della parola – la legalità e la speranza.



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