FUSCALDO (CS) – La Procura della Repubblica di Paola ha disposto accertamenti peritali irripetibili a seguito del decesso di Gianni Mazzei, 54 anni, avvenuto il 13 agosto scorso a Fuscaldo. Al centro i presunti ritardi nei soccorsi. E’ stata pertanto riesumata, nel cimitero del centro tirrenico della provincia di Cosenza, la salma del maestro di musica per eseguire mirati accertamenti da parte dei periti incaricati dal pubblico ministero.
Per la morte di Mazzei sono state iscritte nel registro degli indagati nove persone, ovvero i componenti dell’equipaggio dell’auto non medicalizzata giunta dopo 45 minuti, secondo quanto denunciato dai familiari, dalla richiesta di soccorso, il personale della ambulanza partita dalla Pet di Amantea, il medico e l’infermiere dell’elisoccorso e l’operatore della centrale operativa del 118 che ha ricevuto la chiamata ed ha inviato i soccorsi.
Mazzei è deceduto per un arresto cardiaco. I periti dovranno pertanto stabilire la causa del decesso e accertare se il maestro poteva essere salvato. Dopo l’esame autoptico nel cimitero di Cosenza, il feretro sarà nuovamente trasferito a Fuscaldo.
