Calabria
“Il mare non può aspettare”, lanciata una petizione per salvaguardare il Golfo di Sant’Eufemia
CATANZARO – Una petizione con centinaia di firme già raccolte è stata lanciata su Change.org per salvaguardare il tratto di mare del Golfo di Sant’Eufemia che “versa oggi in una condizione di grave sofferenza ambientale. L’ecosistema marino è stato compromesso dalla presenza diffusa di inquinanti e detriti che stanno trasformando uno dei nostri litorali più ricchi di biodiversità in un ambiente degradato e potenzialmente pericoloso”. Nel testo della petizione viene evidenziata la situazione attuale che comporta rischi concreti e immediati:
– Per la salute pubblica: l’inquinamento marino può avere conseguenze dirette sulla salute dei cittadini che frequentano il litorale;
– Per l’ambiente: l’alterazione dell’ecosistema minaccia habitat tutelati a livello nazionale, inclusi i siti SIN (Siti di Importanza Nazionale) e ZSC (Zone Speciali di Conservazione) presenti nell’area;
– Per l’economia locale: il degrado ambientale compromette il potenziale turistico e le attività economiche legate al mare;
– Per le future generazioni: senza interventi immediati, rischiamo di lasciare un patrimonio naturale irrimediabilmente compromesso.
Uniti per il Golfo di S. Eufemia dunque, insieme ai cittadini firmatari della petizione, chiede con urgenza alle autorità competenti di:
– Avviare immediatamente rilevamenti tecnici approfonditi per identificare conprecisione le fonti e la natura degli inquinanti presenti;
– Predisporre un piano di bonifica straordinario con tempi certi e risorse adeguate;
– Implementare un sistema di monitoraggio continuo della qualità delle acque marine;
– Adottare misure preventive efficaci per evitare il ripetersi di situazioni simili;
– Garantire la massima trasparenza sui risultati delle analisi e sugli interventi programmati.
Il mare è un bene comune che appartiene a tutti noi. La sua salvaguardia è una responsabilità collettiva che richiede l’impegno di cittadini e istituzioni.



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