ROMA – Anche il Tar del Lazio dice no al ricorso della Reggina che resta dunque esclusa dalla Serie B, mentre è stato accolto quello del Lecco che viene così riammesso con l’automatica esclusione del Perugia. Terminati i gradi della giustizia sportiva, è toccato al Tar del Lazio, a cui avevano fatto ricorso il Lecco, sostenuto dalla Figc contro Collegio di Garanzia del Coni e del Perugia, ma soprattutto Reggina, decidere se riammettere in Serie B lombardi e amaranto, dopo le decisioni del Collegio di Garanzia del Coni dello scorso 17 luglio.
Antoniozzi “decisione ci riporta all’esclusione del Cosenza di Pagliuso”
Reggina speranze oramai nulle, pronto il Brescia
Per la Reggina, che aveva perso tutti i ricorsi in sede sportiva, c’era la speranza che un tribunale ordinario desse ragione al club calabrese, visto che era stato uno stesso tribunale ordinario a dire si alla famosa rateizzazione del debito con un preciso piano di pagamento. Ma per il Consiglio Federale (che aveva seguito le rilevazioni fatte dalla CoViSOC) l’iscrizione non era stata accettata a causa di motivi economici in virtù dei mancati pagamenti all’Erario per 757 mila euro con scadenza 12 luglio, che per la Federcalcio dovevano essere regolarizzati entro il 20 giugno. Vi era stato il “mancato rispetto di alcuni criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento delle Licenza nazionale”.
La sentenza di oggi spegne praticamente quasi ogni speranza di riammissione anche se resta l’ultimo ricorso al Consiglio di Stato. Per il Lecco la situazione era diversa, visto che il club bluceleste era stato ammesso in serie B dal Consiglio Federale lo scorso 7 luglio, per poi vedersi escluso dal collegio di garanzia del Coni che aveva accolto il ricorso del Perugia. Oggi la decisione che riammette i lombardi in B.
