Corigliano Rossano, Straface: «da Stasi pretendiamo regole e trasparenza, soprattutto nella gestione delle risorse pubbliche»

Pasqualina Straface: «il sindaco, ormai attento alle sole dinamiche regionali, stia tranquillo, Nefrologia non chiuderà»

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Trasparenza e rispetto delle regole, soprattutto nella gestione delle risorse pubbliche. Su queste due direttive, nei confronti delle quali non sarà fatto alcun sconto, sarà incentrata l’opposizione guidata da Pasqualina Straface a Corigliano Rossano nei confronti dell’Amministrazione comunale del rieletto sindaco, Flavio Stasi. Pasqualina Straface, intervistata da QuiCosenza, oltre ad avere le idee chiare, non ha perso tempo nel riorganizzarsi, dopo la sconfitta dello scorso giugno e senza perdersi d’animo, grazie soprattutto all’esperienza politica maturata negli anni, dove ha ricoperto importanti ruoli istituzionali, attualmente lo ricordiamo è consigliera regionale a Palazzo Campanella, appare più determinata che mai.

Consigliera Straface che opposizione sarà quella nei confronti del rieletto sindaco Flavio Stasi?

“Innanzitutto rispetteremo il mandato dei cittadini che ci hanno delegato all’opposizione e lo faremo con quella coerenza politica che in questa Città, purtroppo, è diventata merce rarissima. Su questa linea, ci sforzeremo di spronare, di sollecitare e di proporre all’Esecutivo chiavi di lettura, progetti, proposte e strumenti diversi per contribuire, attraverso la nostra visione alternativa di sviluppo, ad offrire occasioni di crescita nell’interesse generale. Certo è che saremo intransigenti ed implacabili, tenendo fermo l’ago della bussola sulla rotta della difesa della legalità e della trasparenza amministrativa”.

“È indispensabile un’inversione rispetto ai metodi di gestione della cosa pubblica ai quali, questa Istituzione e questa Città, sono state purtroppo costrette ed abituate negli ultimi 5 anni. Come gruppo unitario di Opposizione erigeremo un muro granitico di fronte a qualsiasi ulteriore tentativo dell’Esecutivo di bypassare regole e trasparenza, soprattutto nella gestione delle risorse pubbliche. Così come non consentiremo che su nessuna delle grandi questioni aperte venga reiterato il metodo fallimentare delle decisioni assunte a titolo personale e senza alcun confronto anzi tutto in Consiglio Comunale. Così come non ci saranno pause, silenzi, ammutinamenti, sospensioni o distrazioni da parte del Gruppo Consiliare delle Opposizioni che si è assunto l’onore e l’onere di far capire finalmente cosa significa essere ed interpretare correttamente il ruolo di minoranza rispetto a visioni e metodi di governo che non ci appartengono”.

“Allo stesso modo e con la stessa determinazione – prosegue Straface – non indietreggeremo di un millimetro rispetto alla necessità di garantire a questa Città, alle sue ambizioni ed ai suoi sogni, quel percorso chiaro, trasparente e democratico che essa merita, con classi di governo all’altezza del ruolo e degli obiettivi e non distratte da altro e su altro. È questo il patto che oggi assumiamo ufficialmente con Corigliano-Rossano e con tutto il territorio, che ormai si aspetta da questa Città non stalli, rinunce, omissioni, isolamenti e rifiuti ma contenuti, stile, qualità, aperture e capacità di immaginare e anticipare il futuro, divenendo riferimento per la crescita, per la Politica e per il buon governo della cosa pubblica, anche attraverso un intelligente ruolo dell’opposizione”.

Subito dopo la composizione del nuovo governo della città, e dopo il primo Consiglio Comunale, lei l’ha definito un esecutivo ‘monco’ rispetto a sfide ed emergenze della città, in quanto le deleghe di peso sono rimaste di diretta competenza del sindaco…

È così. Il sindaco si è presentato in assise, dopo un importante e netto successo elettorale, con una giunta zoppa e con la riconferma di assessori bocciati non soltanto dagli elettori, ma dallo stesso Primo Cittadino che ha loro sottratto perfino alcune delle importanti deleghe ricoperte nella passata consiliatura. È una giunta che prende forma in evidente e sospetto ritardo rispetto ai numeri conquistati alle elezioni. Rispetto alle sfide complesse che Corigliano-Rossano ha di fronte per i prossimi mesi ed anni, rispetto alla necessità di condividere ed assumere decisioni strategiche per lo sviluppo socio-economico della nostra comunità e del territorio, rispetto alle importanti attese di tutto il mondo imprenditoriale e produttivo che ha necessità di poter contare su istituzioni forti, autorevoli, competenti e con le idee chiare e trasparenti, quella che viene tirata fuori dal cilindro ad un mese dall’esito elettorale, per di più ad un mese da una rielezione, è purtroppo una squadra di governo ancora incompleta”.

“E questo desta preoccupazione se consideriamo tutte le questioni, le scadenze, le emergenze e le opportunità che questa Città eredita anche da un quinquennio di sostanziale stallo su tutto. Per queste ragioni non possiamo e non vogliamo nascondere la nostra preoccupazione per gli effetti negativi che già stanno ricadendo su quella che sarebbe dovuta essere una più celere e completa presa in carico del governo della Città; effetti che derivano probabilmente dalle posizioni contrapposte sottese alla tenuta della coalizione di maggioranza e che, delega per delega, sia quelle attribuite, sia soprattutto quelle trattenute con grande e sospetta concentrazione nelle mani dello stesso Sindaco, spiegano l’esordio monco e ritardato dello Stasi-Bis”.

pasqualina straface

Proviamo a fare chiarezza ed in modo definitivo sulla vicenda della paventata chiusura del reparto di Nefrologia dell’Ospedale Nicola Giannettasio, un allarme lanciato proprio nei giorni scorsi dal primo cittadino…

 “Lo ribadiamo: l’Unità Operativa di Nefrologia rimane al Giannettasio e non chiude. Certo, così come in tutti gli ospedali italiani continua a rimanere un problema relativo al reclutamento del personale. Nel caso specifico mancano Nefrologi ma ad ogni modo l’Azienda Sanitaria Provinciale è impegnata per mantenere operativo il servizio con standard qualitativi elevati e per garantire sia l’operatività del Reparto che del servizio Dialisi. Il Sindaco Flavio Stasi, evidentemente ormai attento alle sole dinamiche politico-amministrative regionali, può stare tranquillo. Del resto basta osservare quanto in ambito sanitario è stato fatto in pochi mesi sotto la guida del Commissario ad Acta Roberto Occhiuto per garantire efficienza agli ospedali Spoke di Corigliano-Rossano. Nel giro di soli due anni è stata riaperta l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Cardiologia e riattivata l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) che rappresentano un’eccellenza medica dell’intera regione”.

“A breve, inoltre, sarà trasferita anche Ortopedia mentre, dopo l’iter concorsuale che ha assegnato un nuovo Dirigente, il dott. Sebastiano Vaccarisi, all’UOC di Chirurgia, sarà espletato il concorso per il Primariato di Ginecologia per il rilancio del Punto Nascita. Queste sono tutte cose fatte a testa bassa e nel solo interesse dei cittadini. Stesso interesse che però non vediamo da parte del sindaco sulle questioni dirimenti e preoccupanti che riguardano l’attività amministrativa del Comune. Stasi continua a preoccuparsi della politica regionale e, a questo punto, bisognerebbe iniziarsi a chiedere il perché – tralasciando le emergenze e le priorità della Città che continuano a rimanere ancora senza risposta. Solo polemica ad oltranza contro tutto e tutti, quasi sempre fondata su notizie non vere. Come questa che riguarda il Reparto di Nefrologia. Un Sindaco, prima di parlare e di aprire una vertenza, soprattutto quando parla a nome di una Città così importante e autorevole, ha il dovere di informarsi o di confrontarsi con il Consiglio Comunale e con gli altri rappresentanti istituzionali del territorio. Questo Stasi non lo ha mai fatto esponendo Corigliano-Rossano a figure barbine nei confronti dell’intera Calabria”.

 

Stasi, ha dichiarato a più riprese che l’obiettivo di questa seconda consiliatura, sarà quella di realizzare i progetti programmati nei 5 anni precedenti ma, allo stesso tempo, bisognerà pianificarne di nuovi in modo da definire meglio il futuro della città

La prima cosa che Stasi e l’Esecutivo dovranno fare in questa seconda consiliatura dovrà essere quella di coinvolgere l’Assise Civica sempre e comunque, sul metodo e nel merito di tutte quelle sono le straordinarie sfide future di questa Città, rispetto alle quali non consentiremo più quell’isolamento e quegli atteggiamenti di chiusura o di intollerabile riduzione degli spazi di confronto che hanno purtroppo caratterizzato, noi riteniamo in negativo, la passata amministrazione comunale. Dal Porto alla Zes, dal Psa all’Enel, dalla 106 al Tribunale al PNRR, le decisioni su quale direzione strategica far assumere alla nostra Città per i prossimi anni, dovranno passare dal Consiglio Comunale del quale vogliamo rivendicare con orgoglio la sua autonomia e sua libertà. E lo faremo da protagonisti e con alto senso della democrazia, a partire dal superamento dei condizionamenti che hanno purtroppo viziato ed ipotecato la nascita del primo Statuto della Città, senza identità e senza visione, sulla cui revisione annunciamo sin da ora il nostro impegno a riaprire una seria, adeguata e qualificante fase costituente che emendi, migliori e dia un’anima alla nostra Carta fondamentale”.

C’è una preoccupazione latente che riguarda i conti pubblici di Corigliano-Rossano di cui ad oggi non si sa niente. Aspettiamo ancora che il Primo Cittadino venga nel Civico Consesso a relazionare sulla richiesta di chiarimenti pervenutagli dalla Corte dei Conti rispetto alle spese sostenute per l’organizzazione degli eventi estivi, mentre è recente la notizia per la quale la stessa Amministrazione Comunale, tra i primi atti varati, avrebbe approvato una rateizzazione pesantissima per saldare il debito di 10 milioni di euro contratto per la fornitura delle utenze. Insomma, abbiamo un Sindaco che da un lato spende e spande per concerti e feste di piazza e dall’altro accumula bollette. Tutto questo mentre ci si appresta alla prossima scadenza del 31 luglio, per l’approvazione degli equilibri di bilancio, in un clima di estrema incertezza”.

Consigliera Straface lei ha sempre rinfacciato al sindaco Stasi che di fatto la città di Corigliano Rossano, non è mai nata. Cosa intende quando afferma ciò?

“Di fatto le due originarie città di Rossano e Corigliano, che insieme contato 41 contrade e frazioni, ognuna con una propria fortissima identità, sono state – a nostro parere – disunite, demotivate e peggiorate perfino rispetto al periodo antecedente la fusione. Altro che città normale! In questi anni i cittadini hanno registrato solo totale disinteresse da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale; abbandono, degrado, isolamento, assenza di servizi e di diritti fondamentali: dalla viabilità impraticabile all’assenza di piazze degne della terza Città della Calabria, dall’assenza perfino di marciapiedi a quella di spazi indispensabili per famiglie e bambini, dalla carenza idrica alla scarsa illuminazione, dall’assenza di sicurezza alla mancata garanzia del diritto allo studio con edilizia scolastica inadeguata e pericolosa. Una grande Città policentrica come quella nata dalla fusione di Corigliano e di Rossano doveva avere una sola grande ambizione e priorità: ricucire tutti i vuoti e le fratture interne al proprio territorio, portando e rafforzando i servizi fondamentali e con essi gli stessi diritti di cittadinanza, anzi tutto in quelle aree meno collegate dagli attuali centri urbani”.

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