Disabile picchiato e denutrito a Corigliano, il video sul web: scatta l’allontanamento per 3 familiari
Le indagini scattate a marzo hanno aperto uno spaccato desolante a Corigliano: il disabile viveva in un evidente stato di denutrizione e di abbandono
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Una triste storia di maltrattamenti contro un disabile dal Cosentino. I Carabinieri della stazione di Corigliano Calabro Centro hanno eseguito tre misure cautelari del «divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa». Misure che dovranno essere eseguite con le modalità di controllo elettronico nei confronti dei destinatari, componenti di un unico contesto familiare e legati da vincoli di parentela con la vittima, che sono stati ritenuti gravemente indiziati per una serie di condotte violente sfociate in un contesto di «maltrattamenti contro familiari o conviventi».
I fatti
I fatti risalgono alla metà dello scorso mese di marzo quando, attraverso i principali social network, era stato diffuso un video, assolutamente deplorevole, dove una persona fragile, in condizione di disabilità, era stata picchiata senza remore da più soggetti. Delle immagini che hanno scosso molte coscienze e creato l’indignazione di diversi utenti, sono scaturite diverse segnalazioni su quanto stava circolando sul web ai Carabinieri. Il video è stato quindi acquisito e, seguendo le indicazioni della Procura di Castrovillari, è poi divenuto oggetto di un’accurata analisi finalizzata, in prima battuta, ad identificare tutte i protagonisti della vicenda e poi per appurare quali fossero le prove per dimostrare le responsabilità personali degli stessi.
Gli approfondimenti investigativi hanno aperto uno spaccato desolante poiché il diversamente abile maltrattato, una volta individuato, è stato trovato in una condizione di disagio estremo, connotato soprattutto da un evidente stato di denutrizione e di abbandono, ciclicamente sottoposto a percosse e privato di ogni sostegno economico, nonostante percepisse la pensione di invalidità. Si scoprì che i soggetti gravemente indiziati e fautori dei maltrattamenti verso il loro congiunto, furono proprio i familiari.
Il GIP ha riconosciuto la gravità del quadro indiziario, che sarà oggetto di ulteriori valutazioni alla luce degli elementi che gli indagati intenderanno fornire, ed ha accolto, anche se in modo difforme dalla richiesta del PM circa la gravità delle misure da applicare, l’istanza cautelare e provvisoria.
La vittima è stata pertanto allontanata dal contesto dove viveva e ricollocata in una struttura capace di sostenerlo e di venire incontro a quelle che sono le sue reali esigenze, per consentirgli di vivere una vita quanto più dignitosa possibile. I destinatari delle misure cautelari ora non potranno più avvicinarsi o comunicare con la parte offesa.