Favorirono la latitanza di Leonardo Abbruzzese, 15 arresti in provincia di Cosenza e Bari
L'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza è scattata alle prime ore di oggi. Le indagini partite dalla latitanza di Leonardo Abbruzzese
CASSANO IONIO (CS) – L’operazione è scattata alle prime ore di oggi in provincia di Cosenza e a Bari. I Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno eseguito 15 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti indagati, con le accuse, a vario titolo di favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, scaturisce dall’ampia attività di indagine coordinata dalla DDA di Catanzaro e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza e della Compagnia di Cassano all’Ionio.
Le indagini
Erano state avviate al fine di individuare e trarre in arresto Leonardo Abbruzzese, classe 1985, che si era sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nei suoi confronti nell’ambito dell’operazione Athena, del 30 giugno 2023 e coordinata dalla DDA di Catanzaro, in quanto attinto da gravi indizia in ordine alla sua presunta partecipazione, con ruolo di rilevo, all’associazione di tipo ‘ndranghetista riconducibile ad esponenti della famiglia Abbruzzese di Lauropoli.
Le attività, sviluppatesi attraverso un’importante attività di indagine, consistente in attività tecniche e di tipo tradizionale, ha consentito il rintraccio del latitante, avvenuto a Bari il 6 novembre 2023, e la individuazione, sul piano della gravità indiziaria, della rete di fiancheggiatori che gli ha garantito sostegno ed assistenza logistica.
Ricostruiti i passaggi della latitanza di Abbruzzese. Il 17 ottobre 2023 lo stesso, già latitante, sarebbe stato trasferito dal comune di Spezzano Albanese alla città di Bari a bordo di un’ambulanza riconducibile ad un’associazione del cosentino e condotta da un volontario di soccorso, in modo da eludere più agevolmente eventuali controlli di polizia durante il tragitto. Nel capoluogo pugliese ha, quindi, potuto contare sull’ospitalità garantitagli all’interno di una villa riconducibile a soggetti di quel contesto territoriale inseriti nei circuiti relazionali degli Abbruzzese, dove è stato rintracciato in occasione del suo arresto eseguito il 6 novembre 2023 dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Bari e Cosenza.
Le indagini hanno consentito altresì di ricostruire, sempre sul piano della gravità indiziaria, l’esistenza di un’associazione finalizzata allo spaccio di cocaina ed eroina, operante nei comuni di Spezzano Albanese e Terranova da Sibari. Sono state, ricostruite, infine, un’estorsione ed una tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, poste in essere, rispettivamente, ai danni di un assuntore di stupefacenti, affinché saldasse un debito pari a 25.000 euro circa contratto per pregressi acquisti di droga, e nei confronti di un imprenditore agricolo per recuperare da quest’ultimo non meglio specificati crediti.
Le persone finite in carcere sono:
Abbruzzese Antonio (cl. ’84);
Abbruzzese Cosimo (cl. 96);
Abbruzzese Francesco (cl. ’93);
Abbruzzese Leonardo (cl. ’85);
Abbruzzese Nicola (cl. ’59);
Alfano Francesco Pio (cl. ’65);
Cofone Giuseppe (cl. ’97);
Costanzo Marianna (cl. ’78);
Forciniti Angelica (cl. ’81);
Lovreglio Francesco (cl. ’62);
Lovreglio Nicola (cl. ’85);
Molino Enzo Franco (cl. ’68);
Presta Gennaro (cl. ’94);
Sciacovelli Elisabetta (cl. ’85);
Traversa Eugenio (cl. ’82).