Follia a Villapiana, calciatore del Caloveto brutalmente picchiato da due persone finisce in ospedale
Il giovane, professionista e padre di famiglia, colpito ripetutamente e sbattuto con la testa contro il muro degli spogliatoi da due individui entrati nell'impianto che doveva essere chiuso la pubblico per dei lavori di ristrutturazione
VILLAPIANA (CS) – Un’aggressione ad un calciatore da parte di due soggetti, non ancora identificati, che si sono introdotti nell’impianto sportivo, durante la partita di terza categoria tra il Villapiana e la Nuova Caloveto. Impianto che doveva essere chiuso al pubblico per i lavori di ristrutturazione. È accaduto domenica scorsa, vittima un calciatore del Caloveto finito in ospedale con diverse lesioni. La società del Caloveto ha sporto denuncia e ora saranno i carabinieri a indagare per risalire ai responsabili. Ieri, con una nota, L’Amministrazione Comunale di Villapiana ha fortemente condannato il comportamento violento declinando ogni responsabilità su quanto accaduto. «L’incontro è avvenuto a porte chiuse e l’atto violento si è verificato al termine della partita già presidiata da Carabinieri e Polizia locale. Il polivalente è oggetto di interventi infrastrutturali e l’utilizzo del campo sportivo rientra pienamente nelle finalità sociali per cui è stato costruito, garantendo alla squadra di Villapiana di poter fruire di spazi e servizi. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e manifestiamo la più sincera solidarietà al giocatore e alla squadra Nuova Caloveto».
Questo invece il post della società Nuova Caloveto
«Del risultato ci frega il giusto, ma troppe cose non funzionano!!!» Inizia un lungo post della società Nuova Caloveto che racconta cosa è successo domenica scorsa annunciando esposti ufficiali parlando della più brutta pagina di sport. «Ci sentiamo obbligati e in dovere di scrivere questo post al fine di preannunciare quelli che poi saranno i nostri esposti ufficiali nelle diverse sedi di competenza. La gara di domenica 23 febbraio che ha visto la nostra società ospite del Villapiana, é da considerarsi come la pagina più brutta di sport, ma anche del vivere civile. Infatti a partita in corso, in seguito all’espulsione di un giocatore della Nuova Caloveto e del Villapiana, durante il tragitto che dal campo di gioco porta agli spogliatoi ospiti, due persone riuscivano ad entrare nell’impianto sportivo, che visti i lavori di ristrutturazione per l’occasione dovevano essere chiusi totalmente al pubblico, ed aggredivano con violenza inaudita un giocatore della Nuova Caloveto. Ci chiediamo come abbiano fatto a scavalcare la recinzione, così facilmente e a questo punto, se persistevano nell’impianto di gioco i presupposti per l’agibilità e la sicurezza dentro all’impianto. Chiaro che difronte ad episodi del genere, neanche la società ospitante poteva prevedere tale episodio. Il giovane, professionista e padre di famiglia veniva colpito ripetutamente e sbattuto con la testa contro il muro degli spogliatoi. Tutto questo senza che nessuno dei compagni di squadra né tanto meno le forze pubbliche, carabinieri e vigili, riuscissero ad intervenire e a fermare gli aggressori che riuscivano a dileguarsi. Il ragazzo ha subito diverse lesioni ed è stato necessario far intervenire l’autoambulanza del 118 all’interno dell’impianto sportivo per poi trasportare il calciatore presso il pronto soccorso di Rossano per gli esami del caso».
«Una sconfitta per lo sport, del vivere civile, delinquenti come questi non meritano di assistere nemmeno a una processione religiosa, perché questi sono bestie e basta! Resta il rammarico che domeniche di divertimento, dove i calciatori e i dirigenti lasciano le loro famiglie al fine di trascorrere una giornata di sport, divertimento e integrazione sociale venga usurpata da persone come queste. Il nostro augurio che la giustizia sportiva prima e quella penale dopo facciano il suo corso e che i responsabili siano individuati, anche e soprattutto con la collaborazione della società del Villapiana. Non vogliamo parlare di episodi della gara perché il tutto passa in secondo piano davanti a episodi di violenza come questi, ed il tutto è successo a partita in corso, l’arbitro non aveva neanche fischiato la fine, ritirandosi dal campo a braccia aperte, per poi trovare il nostro calciatore riverso a terra. L’augurio va al nostro calciatore affinché possa riprendersi il prima possibile. Un monito agli organi di controllo, alla lega e all’AIA, questi episodi non devono più succedere, oggi poteva verificarsi veramente una tragedia. Affinché la storia non si ripeta, tutti devono sapere».