La strage mai dimenticata dei 12 pescatori inghiottiti dalla furia del mare Sibari e Schiavonea
Ieri mattina, nei pressi della Madonnina, istituzioni locali e semplici cittadini si sono ritrovati per celebrare il ricordo dei 12 pescatori
CORIGLIANO ROSSANO – Francesco, Rocco, Nicola, Carlo, Angelo e Cosimo Celi, Stefano, Luciano, Salvatore, Antonio, Marino e Giuseppe Curatolo. Sono i nomi dei 12 pescatori che cinquant’anni fa, il 31 dicembre del 1974, furono inghiottiti dal mare. Una sciagura consumatasi a pochi metri dalla spiaggia tra Sibari e Schiavonea di Corigliano Rossano. Unico superstite fu Cosimo Marghella, il quale subito dopo la tragedia portò all’attenzione dell’intero Paese le difficilissime condizioni di vita e di lavoro dei pescatori e dell’intera marineria calabrese. Ieri mattina 1Nei pressi della Madonnina, istituzioni locali, il sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso, quello di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, la consigliera regionale, Pasqualina Straface e semplici cittadini si sono ritrovati per celebrare il ricordo dei 12 pescatori.
Una cerimonia che dopo la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati Maurizio Aloise, è stato eseguito un intermezzo musicale, è stata letta una poesia da parte della poetessa Anna Lauria e lanciate in aria di 12 lanterne accese poco prima, una per ogni vittima. Alle 12,30, poi, è stata posta una corona in mare.
Al termine della mattinata celebrativa, è stata scoperta una targa commemorativa in piazza Celi-Curatolo.