Criptovalute: conviene puntare su Ripple? Le previsioni degli esperti
Creata con l’obiettivo di migliorare la tecnologia di Bitcoin, Ripple è oggi la criptovaluta più controversa del momento, soprattutto in merito alla diatriba legale con la SEC, l’Autorità di vigilanza per i mercati finanziari degli Stati Uniti
XRP è stata accusata il 22 dicembre di aver realizzato un’offerta di titoli non registrata, con la SEC che ha equiparato la vendita di token a quella di contratti delle società quotate
In attesa di novità sulla vicenda, dopo un’iniziale corsa alla vendita di posizioni da parte degli investitori sembra che la fiducia sia tornata, con la quotazione di XRP salita di quasi il 17% in appena una settimana. Dall’inizio del 2021 l’incremento del prezzo di Ripple in relazione al dollaro è stato di oltre il 145%, un risultato supportato dall’andamento positivo per tutto il settore cripto.
Secondo gli esperti per il 2021 ci potrebbe esserci un target price di 0,75 centesimi, una quota ben al di sopra degli attuali 0,55 centesimi. Nel frattempo Ripple continua ad aumentare i suoi clienti, infatti dopo Bank of America, Itaù e Santander arriva la partnership con il gigante bancario asiatico DBS per il lancio di un exchange per gli scambi tra Bitcoin, Ether, Bitcoin Cash e XRP con valute come lo yen, il dollaro statunitense, il dollaro di Singapore e il dollaro di Hong Kong.
Investire in Ripple: trading online o exchange?
Per effettuare investimenti in XRP è possibile scegliere tra l’acquisto con gli exchange e il trading online con i broker, ad ogni modo prima di tutto bisogna conoscere e comprendere questa tecnologia. Per farlo si consiglia questa guida che spiega cos’è e come funziona la criptovaluta Ripple, realizzata dagli specialisti di Criptovaluta.it, portale che si occupa esclusivamente del mondo cripto, con tantissimi approfondimenti, recensioni, analisi e risorse utili su Bitcoin e company.
Con le giuste competenze in merito al progetto XRP e Ripple Net è possibile capire quale soluzione d’investimento scegliere, considerando i pro e contro di ogni opzione. Con il trading online si può speculare sul movimento del prezzo di mercato, approfittando dell’alta volatilità di Ripple per aprire posizioni con i contratti per differenza in ogni direzione, usando strumenti come stop loss e take profit per limitare il rischio.
Attraverso gli exchange è possibile cambiare riserve in dollari o in euro in Ripple, per investire nel lungo termine nel caso la quotazione dovesse salire nei prossimi mesi o anni. Basta pensare a chi ha comprato Bitcoin nella prima metà del 2020, pagando un prezzo medio intorno ai 10 mila dollari mentre oggi siamo vicini ai 48 mila dollari, un risultato clamoroso che ha permesso a tanti investitori di fare una fortuna.
Entrambi metodi sono validi, il trading più adatto per il breve termine e la speculazione tecnica sul prezzo, gli exchange per il lungo periodo e la possibilità di usare Ripple anche per effettuare pagamenti cripto. Ovviamente è possibile integrate le due strategie, ad esempio acquistando XRP ad un valore ritenuto vantaggioso in prospettiva di lungo termine, per poi coprire la posizione contro eventuali fluttuazioni con operazioni tramite i CFD.
Il 2020 di Ripple: un business in crescita
Secondo l’ultimo report pubblicato sul sito web ufficiale di Ripple, il 2020 è stato in assoluto l’anno migliore per la Ripple Net, infatti la società ha elaborato oltre 3 milioni di transazioni, con un aumento dei volumi di oltre 5 volte rispetto a quelli del 2019 e un valore complessivo di 2,4 miliardi. La blockchain RippleX ha inoltre ampliato il suo consenso tra gli sviluppatori, risultando apprezzata per l’accessibilità, i costi bassi e le prestazioni elevate.
Al momento il servizio conta oltre 12 milioni di utenti, con più di 100 progetti attivi e 40 aziende che supportano Ripple e promuovono l’innovazione legata alla criptovaluta e tutti i servizi ad essa collegati. La crescita dell’ecosistema Ripple fa ben sperare per il futuro, ad ogni modo sarà cruciale seguire da vicino gli sviluppi del caso aperto con la SEC, per capire se potrà continuare ad operare come criptovaluta o se sarà chiamata a cambiare approccio.