Italia
Costo del pellet sempre più alto, rincari a +175%. E fioccano anche le truffe
Il costo del pellet per un sacco di 15 kg continua ad aumentare e si attesta, attualmente, sui 12 euro. Nel 2019 era di 4,50 euro. Occhio alle truffe
COSENZA – Non solo luce e Gas. Riscaldarsi per l’imminente arrivo della stagione fredda, utilizzando altri combustibili, è sempre più costoso. L’allarme per le famiglie italiane riguarda anche il prezzo delle legna ma sopratutto il costo del pellet abnorme e che ha raggiunto prezzi inaccessibili. Una recente inchiesta di Altrosonsumo parla di aumenti con punte del 300% dovuto ai costi di energia per produrre il pellet (essiccato, triturato e compattato da legna vergine) e agli altissimi costi di distribuzione. Il costo del sacco da 15 kg di pellet è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, passando da una media di 5 euro a 12 euro.
Calcolatrice alla mano, per riscaldare un appartamento da 100 metri quadrati, una famiglia spenderà oltre 1.300 euro in più nel 2022-2023. Ovvero il doppio, rispetto all’anno precedente. Inoltre, i rivenditori segnalano che per la prossima stagione ci sarà una disponibilità inferiore del 25-30%. A inizio ottobre, Altroconsumo ha effettuato un’indagine prezzi presso 65 punti vendita nelle province di Padova, Monza e Brianza, Bolzano, Reggio Calabria e Cagliari. Ciò che è emerso, in modo evidente, è che il prezzo medio per un sacco di 15 kg continua ad aumentare e si attesta, attualmente, sui 12 euro. Nel 2019 il prezzo medio era di 4,50 euro.
Codacons “Costo del pellet più che raddoppiato. Aumenti del +175%”
Secondo il Codacons, invece, i rincari arriverebbero ad un +175%. Sempre più famiglie hanno scelto di sostituire o integrare i tradizionali impianti di riscaldamento a gpl o metano con le stufe. Al punto che nei primi 5 mesi del 2022, secondo i numeri ufficiali, le vendite di tali prodotti sono aumentate del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021, spiega il Codacons. Il pellet risulta uno dei combustibili più utilizzati per le stufe domestiche, ma il suo prezzo negli ultimi mesi ha subito una costante crescita. Un rincaro che fa salire sensibilmente i costi per il riscaldamento delle abitazioni. Considerata una casa di 100 metri quadri, la spesa per il pellet passerà da una media di 780 euro a famiglia del 2021 agli attuali 2.145 euro: un aggravio di oltre 1.300 euro. Un quadro di cui fanno le spese i consumatori italiani, costretti a spendere sensibilmente di più per i combustibili, anche quando scelgono fonti alternative al gas.
Costo del Pellet: perchè il prezzo è aumentato così tanto?
Ci sono diverse ragioni per le quali il prezzo del pellet è alle stelle e ha subito un rincaro così rapido e così importante. Naturalmente, non si può prescindere dalla crisi energetica causata dal persistere del conflitto tra Russa e Ucraina, principale fattore che ha provocato la brusca impennata. Per l’approvvigionamento, l’Italia è dipendente da altri Paesi da cui importa il pellet che però deriva da scarti di lavorazione del legno provenienti dalla Russia, dall’Ucraina e dalla Bielorussia. Inoltre, con l’aumento in tutto il mondo dei prezzi del gas naturale, in Italia anche il mercato del pellet ne sta risentendo.
Per risparmiare sui costi del gas, infatti, molti italiani hanno preso la decisione di investire in una stufa a pellet per provvedere al riscaldamento della propria casa. Ma questo ha fatto aumentare in maniera esponenziale la richiesta del pellet, il combustibile delle stufe. Molti produttori quindi, per poter accogliere un aumento di tale portata della domanda, stanno privilegiando il mercato interno facendo lievitare i costi. Infine, spiega altroconsumo, tutti i prodotti di consumo sono in aumento a causa dei costi del trasporto. Con il prezzo esagerato dei carburanti, anche il prezzo finale dei prodotti ha una tendenza sempre maggiore al rialzo.
Amenta la richiesta, amentano anche le truffe
Con i prezzi così alti, il rischio è quello di affidarsi a Internet o lasciarsi ingannare la offerte super convenienti che in realtà nascondono delle truffe sulla vendita del pellet contraffatto. Ultima quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Crotone che ha portato al sequestro di 75 tonnellate. Veniva ommercializzato il pellet utilizzando indebitamente un noto marchio di certificazione europea (sinonimo di garanzia di qualità per il consumatore finale). Sulle confezioni erano indicati valori di “potere calorifico” notevolmente superiori a quelli reali. Certificazioni chimiche appositamente rilasciate che rendevano il prodotto più appetibile per i consumatori.
Inoltre, fioccano i siti truffa e pagine socuial con inserzioni pubblicitarie che attiarano gli utenti ad acquistare interi bancali a prezzi stracciati. Ma la merce, ovviamente non arriva mai a destinazione. Il consiglio è quello di continuare ad acquistare solo pellet certificato e di non improvvisare sostituzioni con altri combustibili non compatibili. Il rischio è quello di rovinare la stufa, aumentare le emissioni e le ceneri e compromettere la propria sicurezza. Attenzione, inoltre, anche a dove si acquista il pellet. In questo periodo si stanno diffondendo sospette inserzioni online spesso truffaldine. Come accorgersene? Se il prezzo è simile a quello dello scorso anno diffidate. È possibile che si tratti di prodotti importati illegalmente, diversi rispetto a quanto dichiarato. il rishcio è quello di pagare e non vedere mai arrivare il prodotto. Meglio sempre affidarsi alla distribuzione specializzata, anche se quest’anno la possibilità di stoccaggio e di scelta sarà sicuramente minore. Per il futuro, è sempre meglio acquistare in fase prestagionale, tra Maggio e Agosto, in cui i prezzi sono più bassi.



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