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Accusato di aver ucciso la fidanzata 28 anni fa in Svezia, arrestato 73enne originario del Cosentino

Italia

Accusato di aver ucciso la fidanzata 28 anni fa in Svezia, arrestato 73enne originario del Cosentino

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omicidio Svezia Salvatore Aldrobrandi

GENOVA – Dopo 28 anni dalla scomparsa di Sargonia Dankha, 21enne irachena, naturalizzata svedese, sparita il 13 novembre 1995 a Linkoping è stato arrestato Salvatore Aldobrandi, oggi 73enne. L’uomo, che si fa chiamare Samuele lavorava ancora, nonostante come pizzaiolo a Sanremo. Ora è stato portato in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e soppressione di cadavere. L’uomo è in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Quando la polizia giudiziaria è andato a prenderlo ha detto loro: “Me lo aspettavo, ma sono innocente“.

Aldobrandi, è originario di San Sosti, in provincia di Cosenza e si era trasferito a Sanremo nel gennaio 1996, dopo alcuni mesi trascorsi in carcere in Svezia, dove era stato accusato di aver ucciso la giovane compagna dell’epoca, ma venne processato perché in Svezia in assenza di cadavere non arriva a giudizio. E’ stata la famiglia di Sargonia Dankha, che affidatasi ad un legale milanese, ha fatto riaprire il caso in Italia e dopo mesi di indagini la procura di Imperia è arrivata alla svolta del cold case. L’uomo ha nominato un difensore di fiducia, l’avvocato Andrea Rovere.

Il pizzaiolo calabrese allora aveva 45 anni ed aveva una relazione con la ragazza che pare volesse interrompere il rapporto. Il fratello della ragazza, nel dicembre 2016, nel corso di una trasmissione televisiva sul caso trasmessa in Svezia, aveva dichiarato di essere “molto deluso. Non capisco, con tutte le prove che ci sono, come si possa lasciare libera quella persona”.

Nella stessa trasmissione, anche il capo della sezione investigativa della polizia del posto, Jan Staaf, aveva detto: “Sappiamo che quella era la strada giusta”. Negli anni la famiglia anche con l’aiuto di un investigatore ha continuato a cercare nuovi indizi per incastrare l’ex compagno, che all’epoca gestiva un ristorante proprio a Linköping. Nel corso delle indagini, i poliziotti svedesi trovarono anche sangue e capelli della donna nel bagagliaio di una Ford Escort rossa in uso a Aldobrandi. Nel 2002, i detective svedesi annunciarono che, secondo quanto emerso dalle indagini, il presunto assassino aveva dei complici, persone che lo hanno aiutato a far sparire il copro, molto probabilmente in una discarica. Ora la procura d’Imperia dice “le prove contro Aldobrandi sono schiaccianti”.

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