Calcio e Pirateria TV: lotta al ‘pezzotto’. Da oggi in funzione la Piracy Shield, blocco in 30 minuti
Entrata ufficialmente in funzione la Piracy Shield, la piattaforma contro la pirateria TV e il pezzotto che garantirà il blocco di segnali illegali in 30 minuti
COSENZA – Tempi duri per i furbetti della TV e del pezzotto. Dopo lo slittamento di un mese e mezzo, a partire da oggi, è entrata ufficialmente in funzione la Piracy Shield, la piattaforma donata dalla Lega calcio serie A all’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) contro la pirateria, che garantirà “il blocco di segnali illegali di trasmissione dei match di serie A TIM, interrompendone la visione entro 30 minuti dalla segnalazione ricevuta”. Il primo vero banco di prova sarà durante le gare di campionato di questo week-end.
Una vera e propria svolta, non solo se si considera la grande rapidità d’intervento sugli eventi live trasmessi, ma anche perchè la piattaforma utilizza un’infrastruttura tecnologicamente avanzata, in grado negli anni di rispondere rapidamente e con efficacia a tutti i tentativi di interrompere la diffusione della pirateria. Nel mirino c’è il sottobosco della TV Iptv che trasmettono abusivamente contenuti di cui non hanno i diritti a milioni di persone.
Piracy Shield: il via libera anche dal Tar
Dopo il tentativo di stop da parte dei Provider, il Tar del Lazio ha dato il via libera riconoscendo all’Agcom l’autorità e il potere di disattivare i segnali illegali in 30 minuti, “la sentenza demolisce il ricorso di Assoprovider e dà finalmente il via libera alla messa a terra di un’attività che aspettiamo da anni per contrastare la trasmissione illegale delle partite di Serie A – ha detto l’Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo -. Il tribunale ha riconosciuto che la nostra donazione della piattaforma “”Piracy Shield” all’Agcom è perfettamente legittima e agirà a beneficio di tutto il sistema”.
Pezzotto addio? Come funziona il blocco
Durante la trasmissione live di un evento sportivo (partite di calcio, formula uno tennis e qualsiasi altro sport), i titolari dei diritti (ad esempio Sky, Dazn, Mediaset ecc…) possono accedere a Piracy Shield con delle credenziali e segnalare i servizi da bloccare. Qui interverranno gli Internet service provider, cioè coloro che materialmente forniscono le connessioni Internet, che dopo aver ricevuto l’alert, dovranno oscurare il sito pirata entro 30 minuti.
“Il messaggio dell’Agcom”
L’utente che sta guardando l’evento aggirando la legge, verrà indirizzato verso una pagina fornita da Agcom. Ci sarà scritto che “il sito in oggetto è illecito ed è stato sottoposto a blocco da parte dell’autorità”. Al momento la piattaforma è tarata per gestire circa 750 segnalazioni ogni 30 minuti, di cui 500 per gli Ip e 250 per i Fqdn. E a come riferisce AgCom a poco servirebbero anche le VPN. Secondo uno studio realizzato dalla multinazionale delle ricerche di mercato Ipsos per la Federazione per la tutela delle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali (Fapav), tra il 2021 e il 2022 sono cresciuti del 9% i contenuti piratati, a quota 345 milioni, ma lo sport, con un +26%, ha fatto segnare il maggiore incremento.
Blocco, multe e sanzioni penali
Chi trasmette illegalmente partite di calcio, incontri sportivi, film e serie TV deve pagare una multa, può arrivare fino a 15.000 euro, e rischia anche una condanna penale, da 6 mesi a 3 anni di carcere. Le sanzioni sono anche per i consumatori, ovvero gli utenti che fruiscono illegalmente dei contenuti: qui le multe possono arrivare fino a 5.000 euro.