Cittadinanzattiva, nuove cure gratuite garantite dal Servizio Sanitario Nazionale dal 30 dicembre
Tra le misure l'accesso alla Procreazione medicalmente assistita, alla diagnosi per la celiachia, importanti esami per la diagnosi di alcune malattie rare
ROMA – Il prossimo 30 dicembre entrerà in vigore il nuovo decreto tariffe che renderà operative ed esigibili da parte dei cittadini le nuove cure e prestazioni gratuite garantite dal Servizio sanitario nazionale, ovvero i Livelli essenziali di assistenza (Lea): “Il traguardo del 30 dicembre è importantissimo e per raggiungerlo è stato decisivo l’impegno delle organizzazioni civiche e di pazienti che hanno fatto pressione affinchè si raggiungesse l’accordo fra Stato e Regioni sulle tariffe, accordo indispensabile per l’approvazione del decreto tariffe e dunque per l’entrata in vigore dei livelli essenziali di assistenza”.
A dirlo è Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Si sbloccano così – spiega – una serie di diritti rimasti finora sospesi per i cittadini di tutto il Paese, come l’accesso alla Procreazione medicalmente assistita, alla diagnosi per la celiachia, importanti esami per la diagnosi di alcune malattie rare, prestazioni innovative in campo oncologico, lo screening neonatale esteso“.
Le prestazioni escluse
Tuttavia, rileva Mandorino, “restano fuori altre prestazioni, anche importanti, ad esempio per l’endometriosi, la fibromialgia, alcune prestazioni dietistiche ambulatoriali che sono un supporto per la gestione di patologie croniche come diabete, disfagia, mal nutrizione, patologia cardiologiche e neurologiche, ed in generale molte prestazioni innovative, in campo diagnostico e terapeutico, che sono intervenute dopo il 2017″.
Per questo, avverte, “ora è prioritario garantire una revisione costante dei Lea, nonché un aggiornamento dello stesso Decreto Tariffe per la specialistica ambulatoriale e protesica, con cadenza biennale. Altrettanto fondamentale sarà rafforzare il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza, al fine di migliorare la sua capacità di fotografare quanto i servizi sanitari nazionale e regionali siano in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini”.
Molto critica l’Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa): “Il nuovo decreto Tariffe dimentica l’autismo con il mancato inserimento delle terapie psico-educative basate sull’analisi applicata del comportamento (Aba)”. Questo, sottolinea l’associazione, nonostante “la sentenza del Consiglio di Stato del 6 ottobre 2023, n. 8708, che ha stabilito la piena esigibilità dell’Aba a carico del Servizio Sanitario Nazionale.