Medicina, Veterinaria e Odontoiatria: finisce l’era del numero chiuso. Iscrizione al primo semestre libera
Adottato all’unanimità il testo base per dire basta al numero chiuso alle facoltà di medicina, veterinaria e odontoiatria in Italia. A partire dal 2025, sarà possibile iscriversi al primo semestre di questi corsi senza la necessità di sostenere un test di ingresso.
ROMA – “Esrpimo molta soddisfazione per l’adozione, da parte del comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in commissione Istruzione al Senato”. Così in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama sulla riforma, approvata praticamente all’unanimità, che abolisce il numero chiuso nei primi sei mesi ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria. Per quest’anno, invece, restano le prove il 28 maggio e il 30 luglio 2024 con possibilità per i candidati di partecipare ad entrambe. Le prove si svolgono in presenza su un formato cartaceo; le domande sono sessanta estratte da un’apposita banca dati pubblica composta da almeno 7.000 quesiti.
Iscrizione libera nel primo semestre. Poi esami propedeutici
Secondo il testo, a partire dal 2025, sarà possibile iscriversi al primo semestre di questi corsi senza la necessità di sostenere un test di ingresso. Al primo semestre aperto a tutti, ne seguirà un secondo al quale potranno accedere gli aspiranti camici bianchi, dentisti e veterinari che avranno superato una serie di esami individuati come propedeutici e, poi, un quiz nazionale. Le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che saranno necessarie per l’ammissione al secondo semestre, verranno specificate in seguito e che permetteranno di ottenere i crediti. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti potranno utilizzare i crediti formativi acquisiti per iscriversi a un diverso corso di laurea affine.
Esulta la Lega “dalle parole ai fatti”
Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in Commissione Istruzione al Senato. “Dalle parole ai fatti!“, ha commentato il vicepremier Matteo Salvini su X. “Era ora: i grandi chirurghi e i medici si selezionano durante l’iter degli studi e poi si confrontano in sala operatoria e in corsia. Non certo con un assurdo sbarramento iniziale con test a crocette” ha inceve afferma il presidente del Veneto, Luca Zaia.
✅ Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in Commissione Istruzione al Senato. Dalle parole ai fatti! pic.twitter.com/xwQb5e2iUC
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 24, 2024
“Lavoro intenso, affidiamo al Governo una piena delega”
“È stato un lavoro intenso – ha evidenziato ancora -Marti – che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche. L’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente – concluse -, non più una roulette russa: affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.
Questo significa che Il governo è incaricato di adottare, entro dodici mesi dall’approvazione della legge, uno o più decreti legislativi che rivedranno le modalità di accesso ai suddetti corsi di laurea.
Ordine dei medici contrari “non è una norma di buon senso”
“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso – ha detto all’ANSA il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli -: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”.