Migranti, la stretta del Viminale a prefetti e questori: “Aumentare i rimpatri”
Un forte input ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari è arrivato nel corso della Conferenza dei prefetti e dei questori d'Italia
ROMA – Un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari è arrivato – si apprende – nel corso della Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia sulle linee d’indirizzo per le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, dove sono intervenuti – tra gli altri – la premier Giorgia Meloni ed il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. I dati esaminati dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani.
Meloni: “Serve una revisione della direttiva rimpatri”
C’era il vertice di Parigi nell’agenda di lunedì della premier. “Ma ho ritenuto importante venire qui per fare il punto su quello che abbiamo fatto su una materia che è assolutamente centrale come il governo dei flussi migratori”, ha detto. Materia in cui serve il supporto dell’Europa. Per Meloni “è urgente una revisione della Direttiva rimpatri del 2008. Penso sia importante anticipare l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo Patto di migrazione e asilo sulla definizione di Paese sicuro, anche per fare chiarezza su un tema molto controverso e oggetto di provvedimenti giudiziari che appaiono disattendere quanto stabilito con legge dal Parlamento italiano”.
Il riferimento è alle mancate convalide dei trattenimenti di richiedenti asilo in Albania da parte dei giudici italiani sulla base di una pronuncia della Corte europea di Giustizia che mette dei paletti molto stringenti alla definizione di Paese sicuro. Ci sono stati dei ricorsi ed il 25 febbraio alla Corte ci sarà l’udienza di discussione del parti. Successivamente sarà emessa una sentenza. L’auspicio, ha
affermato Meloni, “è che la Corte scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio, non solo dell’Italia, ma di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea”.
Il governo sta lavorando, con gli uffici legislativi di Chigi e del Viminale, ad un provvedimento che consenta di far finalmente funzionare i centri albanesi dopo tre trasferimenti andati a vuoto per effetto delle decisioni dei magistrati. “Siamo determinati – ha sottolineato la premier – a trovare una soluzione ad ogni ostacolo che appare, non solo perché crediamo nel protocollo ma anche perché rivendichiamo il diritto della politica di governare secondo le indicazioni dei cittadini”.
Rimpatri, Piantedosi: “numeri in aumento ma non soddisfacenti”
L’ipotesi che si sta percorrendo è quella di trasferire in Albania non più i richiedenti asilo, ma gli irregolari che hanno ricevuto un decreto di espulsione e sono trattenuti nei Cpr. Ed è proprio sui rimpatri che l’esecutivo è intenzionato a spingere. I numeri sono in aumento – 5.406 nel 2024 contro i 4.743 dell’anno precedente, i 4.304 del 2022 ed i 3.837 del 2021 – ma non ancora soddisfacenti. “Per il terzo anno di fila – ha rilevato Piantedosi – si è registrato un incremento tra il 15 ed il 20%. Non sono ancora abbastanza, dovremmo fare di più, ma rispetto al 2022, l’anno scorso ci sono stati 1.300 espulsi in più, 1.300 potenziali fattori di insicurezza per i nostri cittadini”. Da qui l’invito a prefetti e questori – alla Conferenza era presente anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani – ad incrementare il numero dei rimpatri.
Viminale: “Stranieri irregolare hanno una tendenza alla delittuosità”
Anche perché i dati del Viminale indicano che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Su un totale di 822.801 persone arrestate o denunciate nel 2024, il 34,72% sono stranieri. Quote alte, in particolare, per rapine (52,47%), furti (47,84%), violenza sessuale (43,99%).
Migranti, l’opposizione attacca Meloni
L’opposizione attacca. Meloni, nota Matteo Renzi (Iv) “dice di essere per la legalità e continua a spendere soldi per un progetto contra legem. Sempre più influencer, sempre meno statista. Di questo passo la prossima riunione di prefetti e questori non si terrà al Viminale ma a Tirana”. Per i dem Simona Bonafè, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Matteo Mauri e Matteo Orfini, “continuare a insistere sull’Albania, ignorando le evidenti criticità emerse, significa solo perseverare nell’errore e continuare a sprecare somme ingenti di denaro pubblico, già oltre il miliardo di euro”.