Oggi si celebra Santa Lucia la protettrice della vista: “la luce che sconfigge le tenebre”
La santa viene celebrata da Nord a Sud, ma anche all'estero. Nella tradizione, la giovane Lucia si è immolata per conservare la propria purezza
COSENZA – Per alcuni è «Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia». Per altri è il momento in cui vengono portati i regali ai bambini a bordo di un carretto trainato da un asinello. Per altri ancora è la giornata in cui festeggia la fine di una carestia.
Per tutti il giorno di Santa Lucia si celebra il 13 dicembre ed è in tutto il mondo un momento importante della tradizione cattolica che, come molte altre feste, ha le proprie radici nelle tradizioni pre-cristiane. Prima della riforma del calendario gregoriano, la festa cadeva in corrispondenza con il Solstizio d’inverno, cioè il giorno pià breve dell’anno. La celebrazione della santa, il cui nome è legato appunto al concetto di luce, ricorda proprio i giorni pre-cristiani in cui si festeggiava l’allungamento delle ore di sole e quindi la luce che sconfigge la tenebra.
Perché Santa Lucia è la protettrice della vista
Santa Lucia è considerata la protettrice della vista, anche perché secondo diverse narrazioni molto diffuse fino al 15esimo secolo, la Santa avrebbe strappato i suoi stessi occhi posandoli poi su un piatto. In realtà questo non avrebbe nulla a che fare con la sua agiografia, ma il suo protettrice della vista sarebbe legato al suo nome che viene dal latino lux, luce.
Origine della tradizione
Secondo la tradizione cattolica, Lucia è nata in una famiglia nobile di Siracusa. Promessa in sposa a un uomo non cristiano, la giovane avrebbe pregato sul sepolcro di Sant’Agata a Catania. Qui avrebbe chiesto alla santa di guarire la madre da una malattia. Dopo l’effettiva guarigione, la giovane avrebbe fatto voto di castità e avrebbe elargito tutti i propri averi ai poveri. Per questo motivo il suo promesso sposo, respinto, si sarebbe vendicato denunciandola come cristiana proprio mentre erano in atto le persecuzioni portate avanti dall’imperatore Diocleziano.
Messa a processo, la giovane fu accusata di stregoneria, torturata e infine uccisa. Secondo la tradizione le furono cavati anche gli occhi, un atto che poi è rimasto nell’iconografia classica della santa.
Come si celebra in Italia
La santa è molto amata in tutta Italia, dove viene celebrata con diverse tradizioni. Nell’area della Lombardia, nello specifico nelle zone di Cremona, Brescia e Mantova, è proprio Santa Lucia a portare i doni ai bambini. Conducendo un asinello e anticipata dal suono dei campanelli, la santa porta i doni ai bambini che si sono comportati bene durante l’anno e che hanno rivolto le proprie richieste tramite una letterina, simile a quella che molti scrivono a Babbo Natale.In cambio, nella notte precedente viene lasciata un’offerta: spesso si tratta biscotti e vin santo, con l’aggiunta di una carota o di paglia per l’asinello.
Nel resto del mondo
La santa è molto amata non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo. In Ungheria, per esempio, il 13 dicembre chicchi di grano vengono piantati nel terreno per simboleggiare l’arrivo imminente della Natività. La giornata è anche molto sentita soprattutto in Scandinavia. In Svezia, dove è celebrata sia dalla chiesa cristiana che da quella luterana, il giorno di Santa Lucia ricorda le radici pre-cristiane: viene celebrata così la festa della luce, onorata accendendo delle candele che aiutano a combattere l’oscurità delle giornate invernali. Con l’occasione, viene «eletta» Santa Lucia, una ragazza che, indossando una corona di candele, guiderà una processione di giovani vestite di bianco e con i capelli intrecciati con nastri rossi e foglie.
Anche in Danimarca e in Norvegia la giornata, in cui viene celebrato l’inizio di un semestre sempre più luminoso, ci sono processioni, celebrazioni nelle chiese, recite nelle scuole e canti tradizionali