Operazione antidroga tra Lombardia, Sicilia e Calabria: 12 arresti, sgominati quattro gruppi
L’operazione è il risultato di due complesse attività investigative condotte tra il 2021 e il 2023, che hanno permesso di ricostruire l’esistenza di quattro gruppi criminali operanti nel narcotraffico internazionale
MILANO – Decine di perquisizioni e dodici persone arrestate. E’ il bilancio di un’ampia operazione antidroga tra Lombardia, Sicilia e Calabria effettuata da Carabinieri e Polizia di Stato, coordinati dalla Dda. Sono invece 17 i soggetti fermati. Le accuse vanno da associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi da sparo, anche da guerra, usura, ricettazione, favoreggiamento personale, a reati fiscali e finanziari finalizzati al riciclaggio grazie alla costituzione di società. L’operazione ha permesso di smantellare quattro gruppi criminali “con interessi convergenti”.
I decreti di perquisizione sono stati emessi nei confronti di soggetti domiciliati prevalentemente in Lombardia, Sicilia e Calabria e l’operazione è il risultato di due complesse attività d’indagine condotte tra il 2021 e il 2023, che hanno permesso di ricostruire l’esistenza di quattro gruppi criminali operanti nel narcotraffico internazionale per un giro d’affari imponente, con un traffico di circa una tonnellata di droga al mese destinata alle principali piazze di spaccio italiane.
La prima indagine ha riguardato un traffico di droga tra Lombardia e Spagna; due distinti sodalizi criminali attivi nel traffico di stupefacenti nelle province di Milano e Como. Questi gruppi erano dediti all’importazione di ingenti quantitativi di droga, prevalentemente da Spagna e altri paesi europei, destinati alle piazze di spaccio della Lombardia, della Sicilia e della Calabria. Attraverso una rete ben strutturata, il gruppo riusciva a far entrare nel territorio nazionale quantità significative di cocaina, hashish e marijuana, rifornendo non solo il mercato lombardo ma anche quello del Sud Italia. Individuato un altro gruppo criminale attivo nella provincia lariana, specializzato nello spaccio di hashish e marijuana. Questo sodalizio si riforniva dalla rete milanese e distribuiva la droga a spacciatori locali, garantendo un flusso costante di sostanze stupefacenti nel territorio comasco e nelle aree limitrofe dell’Alto Lario.
Il secondo filone investigativo è iniziato nell’ottobre 2021 con l’arresto in flagranza, a Lima (Perù), di un cittadino peruviano in partenza per Milano con oltre 2 kg di cocaina. Le indagini successive hanno portato alla luce un’organizzazione criminale capeggiata da un italiano legato al clan Mancuso di Limbadi (Vv), il quale gestiva un vasto traffico di droga e reinvestiva i proventi illeciti in attività apparentemente lecite.
Non solo narcotraffico
Oltre alla droga, questa organizzazione era coinvolta in una serie di reati finanziari, tra cui riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori ed emissione di fatture false e operava principalmente nelle province di Milano, Monza e Brianza e Vibo Valentia, utilizzando società fittizie per schermare i flussi di denaro provenienti dai traffici illeciti.