Per la DDA era “al servizio delle cosche”. Revocati i domiciliari, torna libera Suor Anna Donelli
Suor Anna Donelli, agli arresti domiciliari dal 5 dicembre con l’accusa di concorso esterno alla 'ndrangheta perchè si sarebbe messa «a disposizione degli esponenti»
BRESCIA – Il tribunale del Riesame di Brescia ha revocato gli arresti domiciliari a Suor Anna Donelli, la religiosa arrestata a inizio dicembre nell’ambito di un’inchiesta antimafia della Procura di Brescia che aveva portato a 25 arresti in una complessa indagine della DDA, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, disarticolando l’operatività, in territorio bresciano, di un’associazione per delinquere di matrice ‘ndranghetista, originaria di Sant’Eufemia d’Aspromonte residente da anni in Lombardia e legata da rapporti federativi alla cosca “Alvaro”, egemone nella zona aspromontana compresa tra i comuni di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Suor Anna Donelli accusata di concorso esterno
Da anni volontaria nelle carceri bresciane e a San Vittore a Milano, era stata coinvolta nell’inchiesta su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio bresciano. Secondo le indagini, “si era messa a disposizione del sodalizio criminale per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”. La religiosa durante l’interrogatorio di garanzia per due ore aveva raccontato la sua verità rigettando ogni accusa. Il gip aveva però confermato gli arresti domiciliari, ora annullati dal tribunale del Riesame. I giudici Cavalleri-Nicolazzo-Gecchele hanno annullato l’ordinanza emessa dal gip Andrea Guerrerio come chiedeva l’avvocato Robert Ranieli, legale della religiosa. Per conoscere le motivazioni del provvedimento bisogna attendere il deposito entro 45 giorni.